
Una settimana in INDIA!
Ok ok....cosa vai a fare una settimana in India?Beh...avevo una settimana di ferie in più e il Fabry no, volevo farmi una vacanza con la super Valentina e quindi??visto che i nostri corrispettivi consorti non hanno alcuna intenzione di mettere piede su suolo indiano abbiamo deciso di virare verso questa meta. Ammetto che non sia mai stata nella mia top 10, e dopo esserci stata confermo, ma come si dice, nella vita bisogna prova tutto!!
Quindi dopo aver vagliato altre mete che mi sono quasi costate una bella ramanzina ("ah certo, tu mi porti in Asia Centrale e prima vai a Cuba??se ti vedo in spiaggia vedi come finisci!!!") abbiamo deciso per 1 settimana, anzi 5 giorni per l'esattezza, di fuoco in India.
Ovviamente le informazioni su due ragazze sole non erano incoraggianti...mi sembrava di rivivere l'organizzazione del mio week end al carnevale di Rio in compagnia della mia collega...nemmeno in zone di guerra!!
Dato tutto il terrorismo psicologico, ci siamo affidate ad una agenzia locale per gli spostamenti con driver, ci siamo comprate palandrane informi che coprissero ogni centimetro di pelle e per finire abbiamo imbarcato cibo e circa 6 litri di acqua...ovviamente selezionando solo hotel di livello!
Quindi devo ammettere che questa vacanza sia stata fuori target rispetto alla filosofia low cost, ma con il senno di poi rifarei tutto, se non invertire l'itinerario e passare meno tempo ad Agra, una città ignobile...
Ma andiamo per gradi!!

COSTO DELLA VACANZA: dal 27 luglio 2017 al 2 agosto 2017
volo + 5 notti in hotel 5 stelle, driver, guida, cibo, ingresso ai monumenti: 1093 euro + 90 circa di visto e assicurazione sanitaria tutto incluso compreso il rimpatrio (non si sa mai...)
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CIBO
Prima nota dolente, per colpa mia in questo caso...purtroppo non potrò dedicare il solito tempo a questa fantastica parte che mi dà sempre grandi soddisfazioni perchè...non mangio piccante e odio il curry.
Insomma non ho mangiato assolutamente nulla, se non dopo aver chiesto in ginocchio al ristorante dell'hotel di evitare di mettere qualsiasi nota piccante nonchè spezie.
Insomma non sono stata una gran viaggiatrice in questo caso, ma cosa devo fare!non è stato assolutamente possibile!
Per fortuna la mia compagna di viaggio ha tenuto alto l'onore e si è data da fare anche per conto mio!!
Non abbiamo assaggiato il cibo da strada, non solo perchè ho dovuto preservare il mio intestino in vista della seconda parte delle mie ferie estive in Uzebekistan, ma anche perchè non abbiamo visto un occidentale che fosse uno in giro per mercati e per strade, nè a Delhi, nè ad Agra, nè a Jaipur.
CI siamo quindi affidati all'albergo, e non ho trovato assolutamente qualcosa di decente per il mio palato!
per questo non mi soffermerò a lungo, non riuscirei ad essere oggettiva questa volta!!
L'unica cosa che sono riuscita a mangiare è stato il pane all'aglio, buono eh, ma più che pane all'aglio si trattava di aglio con il pane!!!
Menzione d'onore per il the indiano: non quello dell'albergo, che era alquanto scadente, ma quello che abbiamo assaggiato a Jaipur al mercato!Mai bevuto qualcosa di così buono!The, misto di latte (montone, capra e così via) più spezie!se ci penso mi viene ancora in mente il profumo e il gusto talmente buono!!
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ABBIGLIAMENTO: come dicevo, per via del terrorismo psicologico mi sono presentata con una specie di burqa nero da fantasmino per essere sicura...forse una precauzione eccessiva e ad ogni modo, totalmente inutile!tanto siamo state preda di stalker dall'inizio alla fine della vacanza, non penso sarebbe cambiato molto se mi fossi vestita normalmente.
Mozione d'onore per le calze alla tedesca e ciabatte da trekking...durante la visita al tempio delle scimmie, luogo abbastanza caratteristico e quindi assolutamente lercio, le calzette mi hanno evitato una infezione sicura!!
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Iniziamo dal principio!Atterrati a Delhi, un responsabile dell'agenzia ci è venuto a prendere all'aeroporto con tanto di corona di fiori, un buon inizio!!Essendo tardi siamo state accompagnate direttamente all'hotel per poi partire alla volta di Agra il giorno successivo di buon ora!
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TOMBA DI AKBAR
Ore 6 e 50 ecco il nostro autista pronto per la partenza!che strano dire autista...non mi sarei mai sognata di organizzare una vacanza così, con il senno di poi mai scelta fu più azzeccata!​
Perchè questo?!!devo dire che questa settimana in India è stata la settimana più fastidiosa in assoluto!
A partire dalla prima escursione alla tomba di Akbar, imperatore Moghul (musulmano), che si trova a 8 kg circa da Ara.
Che dire!dal punto di vista architettonico assolutamente interessante, mi ricorderà poi l'Uzbekistan anche se su tonalità diverse!
Quello che in realtà ha più impattato la visita è stato altro:
1. la guida. La nostra guida (che parlava spagnolo) era decisamente distratto dal mio iphone. "noi che abbiamo fatto fortuna abbiamo lo smartphone, ma non l'iphone"...ok e quindi?!!!attaccamento ai soldi mai visto
2. l'autista. "Sei sposata?hai figli?quanto guadagni?""dove sono i vostri mariti?", risposta "a casa a lavorare", risposta "ahhh capito, sono a casa a guadagnare per mantenere voi e mandarvi qui!". Sì ok, hai capito tutto
3. gli uomini. Mi sembravo una tronista a uomini e donne...eravamo circondati da maschi con aria ammiccante, nonostante la nostra guida, che ci hanno seguito per tutta la visita!!Più divertente è stata la coda di 20 persone, e non sto scherzando, che si era formata per fare la foto con noi!!
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AGRA IL FORTE ROSSO
Finito il nostro giro alla tomba di Akbar ci siamo fatte portare direttamente in albergo, erano oramai le 17 e ci poteva anche bastare!!!
"ohhh finalmente un pò di pace, di solitudine"!!
Certo come no...arrivate in stanza abbiamo deciso di fare un bel "pigiama party" a base di cereali e "IT" prima di andare a mangiare, anche per smaltire il carico di attenzioni ricevute durante la giornata, ed ecco. Bussano alla porta.
"ma chiccavolo è ancora!!!"..."buongiorno signorire, va tutto bene?ho bussato per sapere se è tutto ok"
"sì grazie tutto ok"
Andiamo a mangiare, entriamo in sala: "buonasera signorine tutto ok?", mi spostano la sedia e mi posano il tovagliolo. ok grazie.
Mi alzo per il buffet, appena mi alzo mi spostano la sedia e mi piegano il tovagliolo. Torno, mi fanno sedere e mi posano il tovagliolo. Sto per assaggiare qualcosa, arriva il cameriere e ci chiede se è tutto ok. Sì è tutto ok.
Addento il pane all'aglio, arriva il capocameriere "è tutto ok?", Sì
Bevo dell'acqua, arriva il cuoco "è tutto ok?", Sì
Mi alzo per prendere la frutta, mi spostano la sedia, mi piegano il tovagliolo. Torno al tavolo, mi spost<ano la sedia e mi posano il tovagliolo.2
Addento della frutta e arriva il manager dell'hotel "è tutto ok?"Sìììììììììììììììììììììììììììììììììì
Torniamo in stanza sperando di non ricevere visite notturne per rimboccarci le coperte!!
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Il giorno dopo è dedicato alla visita di AGra, la più brutta città che abbia mai visto: Taj mahal e forte rosso.
A saperlo, avrei almeno fatto il giro inverso, prima Jaipur e poi Agra, perchè iniziare da Agra può essere logorante da tanto fa schifo. E per inciso questo Taj Mahal non mi ha nemmeno esaltato così tanto.
Certo i poveri che ti picchiano sul finestrino, la guida che mi ribadisce i soldi che ha guadagnato e le carcasse nel fiume non hanno certo aiutato!

Prima di tutto il forte rosso: in arenaria rosso non è stato per niente male!per altro il sito era molto pulito e grazie a dio pieno di turisti, per questo abbiamo avuto un pò di pace!
Certo le donne che si facevano pagare per farsi fotografare e che mi hanno rincorsa quando sono entrare, e dico entrate non erano il soggetto principale, in una mia foto, mi hanno leggermente indispettita. Sapevo che sarebbe stata una lunga settimana.
Per fortuna tutte le scimmiette mi hanno mantenuto il morale alto!!
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AGRA IL TAJI MAHAL
l Taj Mahal, mausoleo fatto costruire nel 1632: costruito dall’imperatore Moghul Shah Jahan per ospitare la tomba della terza moglie, Mumtaz Mahal morta di parto del 14’ figlio. Si dice che fosse una coppia innamorata, indivisibile e che l’imperatore soffrì così tanto la sua perdita che volle immortalare il sentimento che provavano l’un l’altro in questo monumento. Fu completato in 22 anni, impiegando più di 20.000 lavoratori e 1000 elefanti. Vennero architetti e artisti da ogni parte della terra, soprattutto dalla Persia. Furono usati marmo bianco di Makrana, la giada dalla Cina, zaffiri dello Sri Lanka e pietre preziose Afghane.
Normalmente la fila per il ticket pare essere lunga, e in effetti c'era una bella coda...ma comprando il biglietto in anticipo online, o avendolo preso per noi l'agenzia, il problema non si pone!
Ok ok non è stato male, e la gente è stata tranquilla, richieste solo di foto, ma nulla di che!
Dicevo, non è stato male, ma personalmente nulla di più...mi aspettavo qualcosa di più imponente, invece mi ha lasciato un pò di amaro in bocca. In ogni cosa non si può passare di qua senza andare a visitarlo!
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AGRA la città
Terminata la visita abbiamo fatto un giro per la città di Agra, come dicevo...terrificante!!
poi siamo tornate finalmente in albergo...e mi sono data una pacca sulla spalla per aver deciso di prendere la guida e l'autista invece di girare con i mezzi pubblici. Ovviamente non siamo andate in giro da sole, sconsigliato sia di giorno che, figuriamoci di notte...
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FATEHPUR SIKRI
Il giorno successivo ci spostiamo sulla via di Jaipur facendo diverse tappe, che sono state le migliori della mia breve visita in India (e penso anche l'ultima).
Ci troviamo sempre nello stato dell'Uttar Pradesh, a un'ora di strada da Agra o quattro da Delhi e Jaipur
L'antica città di Fatehpur Sikri, conosciuta in italiano come Città della Vittoria, ospita numerosi palazzi, padiglioni, residenze reali, templi e moschee, costruiti prevalentemente in arenaria rossa e protetti da un maestoso muro di cinta dove si aprono possenti portali di accesso. La costruzione del complesso iniziò nel 1570 e crebbe molto velocemente, prima di essere abbandonata pochi decenni dopo con altrettanta velocità, forse per mancanza di acqua o per essere più vicini all'esercito impegnato a proteggere i confini più a nord.
Fatehpur Sikri, tipica città moghul, davvero molto interessante e ben tenuta!Lasciate dalla nostra guida e autista, ci siamo addentrare in solitaria (solo una decina di persone presenti) e abbiamo esplorato questa interessantissima città.,, con piacere siamo anche state lasciate in pace...almeno dentro il sito.
Perchè per arrivarci bisognava percorrere 200 metri di strada. L'autista ci ha sconsigliato di fare questa tratta a piedi, ,a di prendere il bus. "Ma come mai?", presto detto. Fatti 5 metri siamo state circondate, letteralmente circondate. Corriamo sul bus, e ci seguono sul bus, veramente ero sfinita.
Scese dal bus abbiamo iniziato a girovagare finalmente tranquille e serene!
Arrivate alla fine delle mura, sarebbe stato possibile uscire e raggiungere la grande moschea dopo una passeggiata di soli 300 metri.
Per far capire il livello di stress: 300 m, circa 20 uomini all'orizzonte. Abbiamo deciso di non proseguire, ma tornare indietro.
Ripercorriamo tutta la città e arriviamo al bus...scendiamo dal bus ed ecco la solita orda di uomini. Ho chiesto a una ragazza accompagnata dal fidanzato se potevamo unirci a loro per cercare di trovare un pò di pace...appena avvicinate ad un uomo finalmente la folla si è dileguata.
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CHAND BAORI
Assolutamente un pezzo da novanta questo pozzo sulla via di Jaipur!Passate indenni i soliti uomini all'ingresso del sito "ma che fatica, che fatica che fatica", si apre questo imponente pozzo, il più profondo dell'India, situato già in Rajasthan!
Sembrerebbe che ancora sia utilizzato come bacino idrico...spero non più, dato il colore verde e la puzza dell'acqua del pozzo!!!
Pozzo a gradoni dove 3500 scalini permettono di accedere all'acqua che si trova 13 piani (30 metri) più in basso. Si stima che questa opera di ingegneria risalga tra i secoli VII e IX. Il Pozzo è ovviamente servito per il quotidiano problema della carenza d’acqua. Infatti nell’arco dell’anno, in Rajathan come in quasi tutta l’India, ci sono dei mesi più piovosi, che corrispondono ai monsoni, e altri dove la siccità è predominante. Il Pozzo è stato una soluzione indispensabile per la popolazione locale, che veniva utilizzato anche per le abluzioni; infatti proprio di fronte è presente il Tempio di Harshat Mata.
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RAJASTHAN


JAIPUR: FORTEZZA DI AMBER
Finalmente arriviamo a Jaipur in albergo e la lunga giornata finisce...
il giorno dopo ci prepariamo per girare, con guida e autista, la città. Molto interessante la fortezza, le sue scimmiette, il tempio e le volte di specchi!
In generale i siti sono tutti molto belli, ben tenuti e valgono una visita!il problema è sempre lo stesso...
in questo caso gli stalker sono stati pochi, ma la nostra guida mi ha ricordato come vivono in questo paese, o almeno in questa parte del paese.
"Vedete questo palazzo?ecco qui fanno dei matrimoni, ma solo le persone ricche. Ecco io sono stato invitato, perchè sono uno che conta..." ahhhhh sticxxxi!!la vastità del cxxxo che me ne frega!!
La pietra di cui è fatto l’immenso complesso monumentale è rosa come quelle della città vecchia di Jaipiur, non a caso famosa in tutto il mondo come “Città Rosa”. Il Forte si snoda su colline verdi, con un bel panorama di praterie e antiche fortificazioni da un lato e le acque di un laghetto dall’altro.
Il forte ha grandi mura, per raggiungere le quali si deve percorrere una serie di scale costellate da slarghi panoramici e giardinetti. Nella scalata, caprette e venditori ambulanti si alternano ad elefanti che portano turisti (solitamente americani con caratteristiche ben note). Sulla destra nel grande cortile interno, dopo il portone d’accesso, si trova un tempio dedicato a Shiva, ancora in uso e molto venerato dagli abitanti del posto, in cui è vietato introdurre qualsiasi oggetto: dagli ombrelli alle macchine fotografiche.
l Forte di Amber è il risultato dell’unione dello stile indù e di quello musulmano, testimonianza delle molteplici culture che si sono succedute in India e che hanno apportato modifiche o aggiunte al progetto originario.
Costruito in arenaria rossa e marmo bianco, si divide in quattro sezioni principali, ciascuna con un proprio portone d’ingresso ed un cortile.
La prima sezione è l’ingresso riservato ai visitatori, un tempo destinato alle guardie private del maharaja, che conduce al cortile centrale. Da qui, percorrendo la lunga scalinata, si accede alla seconda sezione, riservata alle udienze pubbliche, il luogo in cui il maharaja ascoltava i bisogni della sua popolazione.
La sezione più importante, però, è la terza, perché proprio qui si trovavano gli appartamenti privati del re e della sua famiglia. Un giardino separa il cortile in due parti: da un lato si trova il Sukh Mahal o Sala delle Delizie, dove esiste ancora un canale scoperto in cui scorreva dell’acqua per rinfrescare l’ambiente, dall’altro, invece, si trova il Palazzo degli Specchi che è una delle attrazioni più gettonate per chi sceglie di visitare Amber Fort. Le pareti e il soffitto di questa stanza sono interamente coperti da specchi e vetri colorati.
​Infine, l’ultima sezione era quella dedicata alle donne del maharaja. Si tratta di un dedalo di stanze, corridoi e cortili in cui vivevano le numerosi mogli del re insieme alle loro ancelle, ciascuna con la propria indipendenza.
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JAIPUR: BIRLA MANDIR
Il Birla Mandir è un Tempio Indù situato a Jaipur, nello stato del Rajasthan in India. Il Grande Tempio Birla Mandir si trova alla base della collina Moti Dungari e costituisce una delle principali attrazioni della città di Jaipur. Durante la sera, di notte, quando il Birla Mandir è illuminato, offre uno spettacolo davvero unico e memorabile. Costruito nel 1988, il Birla Mandir è opera dei membri del Birla Group Industry, il cui proprietario è un facoltoso magnate indiano.
Le tre grandi cupole che caratterizzano il Birla Mandir incarnano i tre diversi approcci alle religioni e il marmo bianco utilizzato per costruire il tempio, verso il tramonto, è venato da sfumature cromatiche uniche generate dalla luce. All’interno del Birla Mandir sono raffigurate numerose immagini di Lakshmi Narayan e di altre divinità del pantheon Indù
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PALAZZO DI JAIPUR
Il Palazzo di Jaipur è un importante e grandioso complesso di edifici che comprende anche il Chandra Mahal e il Mubarak Mahal.
Il Palazzo di Jaipur fu la dimora del Maharaja di Jaipur il leader del clan rajput dei Kachwaha. Questo complesso di palazzi si trova precisamente nel centro di Jaipur, mentre un tempo il Palazzo sorgeva sul sito di un padiglione di una riserva di caccia reale, su un terreno pianeggiante.
La storia del Palazzo di Jaipur è connessa e legata con la storia della città stessa e dei relativi sovrani. L’attribuzione dell’inizio della monumentale costruzione del Palazzo, spetta al Maharaja Sawai Jai Singh II il quale governò la città dal 1699 al 1744; fu proprio il Maharaja a spostare la capitale da Amer a Jaipur nel 1727. Attualmente l’ubicazione del Palazzo che si trova in una pianta a scacchiera con ampi viali, rappresenta l’unico grande complesso di palazzi dell’intera città di Jaipur. Le porte di entrata del palazzo sono Virendra Pol, Udai Pol vicino a Jaleb chowk e la Porta Tripolia e quest’ultima è accessibile solo ai membri della famiglia reale.
Il Chandra Mahal è il più imponente e monumentale edificio all’interno del Palazzo di Jaipur, verso ovest. Si tratta di uno splendido palazzo organizzato su 7 piani e caratterizzato dalla meravigliosa presenza di dipinti, decorazioni floreali e specchi ai muri. All’acme del Chandra Mahal, è possibile ammirare nel vento, la bandiera della famiglia reale.
Il Mubarak Mahal, che letteralmente significa il Palazzo Propizio, è il risultato a livello architettonico, di una magistrale fusione di stili architettonici islamici, europei e rajput della fine del XIX secolo. Il Mubarak Mahal attualmente è un museo in cui sono esposti scialli ricamati, costumi reali e sari di seta. Questo complesso di edifici è uno dei simboli della città di Jaipur.
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TEMPIO DELLE SCIMMIE (Galta)
Menzione d'onore per il tempio delle scimmie. A parte la lordura, primo sito veramente zozzo, è stato molto interessante, senza turisti, ma con solo autoctoni educati. Non siamo mai state importunate e abbiamo potuto goderci questo tempio e i relativi riti in santa pace!
In compenso è stato proprio in questo sito dove le mie calzette alla tedesca mi hanno salvata da infezione certa!
camminando ai lati dei canali di scolo pieni di acqua putrida e immondizia, sono stata inondata dalla suddetta acqua a causa di bambini vivaci che hanno schizzato, anzi inondato, i miei piedi!
GaltaJi il tempio delle scimmie è un complesso di templi costruito nel quindicesimo secolo da Diwan Rao Kriparam, un cortigiano di Sawai Jai Singh II.
I templi sono dedicati a varie divinità fra le quali Krishna, Rama e Hanuman e sono una meta popolare per i pellegrini. In cima alla collina c’è anche un piccolo tempio dedicato al Dio Sole Surya, dal quale è possibile godere di splendidi tramonti sulla città.
In questo posto vivono tantissimi macachi che sono considerati sacri e coccolati dai visitatori del tempio. Se ne vedono un sacco ai bordi della strada in attesa di elemosinare un po’ di cibo. Alcune scimmiette più furbe però sono attente a cogliere qualsiasi distrazione per impaurire i pellegrini e rubare loro le noccioline, che vengono vendute all’ingresso del tempio.
All’interno del compleso dei templi Galtaji ci sono sette piscine sacre, chiamate Kunds che dove i pellegrini sono soliti compiere abluzioni rituali o veri e propri bagni per purificarsi dai peccati letteralmente lavandoli via. I kunds vengono alimentati da una sorgente naturale che sgorga dalla cima della collina e che per caduta riempie le sette vasche.
Il più importante dei Kund è il Galta Kund, che sembra sgorgare proprio dalla montagna. La sacralità di questa piscina è alimentata dal fatto che da quando esiste il tempio la piscina non si è mai prosciugata neppure durante i periodi di grande siccità.
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JAIPUR RITO INDUISTA
Siamo arrivate al termine di questa settimana davvero impegnativa!e come concludere il tutto?
girando a zonzo per la città, per i tempi e per il mercato con il capo dell'agenzia a cui ci siamo affidate!
a parte la solita tiritera su quanti soldi avesse, girare con lui è stato un piacere!
e perchè?perchè con lui nessuno, e dico nessuno, ci ha importunate e finalmente ci siamo godute una parte di questo paese.
Prima di tutto ci ha portato ad assistere ad un rituale induista, veramente interessante!venerano la divinità e il sacerdote in modo davvero animato, sembrava di essere ad un concerto rock!!
Donne a parte (insulti in indu, spintoni, occhiatacce), è stato davvero interessante e istruttivo. Se fossimo partite da qui probabilmente il mio ricordo di questo viaggio in India sarebbe stato diverso!!!
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JAIPUR: MERCATO
Bellissimo mercato, dove abbiamo bevuto il famoso the indiano, la bevanda più buona mai assaggiata!
passeggiata piacevole, sempre in compagnia del proprietario dell'agenzia, che ci ha permesso di godere il mercato in tutta tranquillità.
POsso sembrare una pazza, ma in una settimana non ho mai visto un occidentale (maschio o femmina con maschio al seguito) girare da solo per le vie delle città. E un motivo deve pur esserci!
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JAIPUR
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DELHI
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Che dire, tornate a Delhi, comprato scarpette e tolti i vestiti da clausura e le calzette, finalmente siamo pronte per tornare a casa...
penso che non ci tornerò mai più, ma se lo farò sarò accompagnata dal mio fidanzato. Sicuramente un paese pieno di luoghi incredibili, ma non adatto a ragazze sole. Non so se questo sia stato enfatizzato da un particolare fenotipo, decisamente apprezzato, sta di fatto che è stata probabilmente la settimana vacanziera più faticosa della mia vita!!!