
Wild RUSSIA + Mongolia

Finalmente. Il 2018 è iniziato con importanti decisioni lavorative e con un grosso cambiamento nella mia vita...come non continuare un anno di cambiamenti con un viaggio che inevitabilmente mi avrebbe segnato nel profondo!
Premetto di essere filo russa da generazioni, questa terra sconfinata (la superficie della russia è superiore alla superficie di plutone) nasconde tesori inestimabili e, in quanto tali, difficili da raggiungere e...costosi!!!
Sì perchè esplorare come si deve queste terre poco esplorate necessita una non indifferente spesa!Diciamo che il 2018 è stato un anno di timida esplorazione per capire chi, dove e come!
Difficile reperire informazioni dettagliate online (forse perchè nell'estremo oriente russo si parla solo in russo?), difficile comprendere da remoto come muoversi e come organizzare un tour per sfruttare al meglio il tempo (forse perchè praticamente chi ha visitato questi luoghi si è affidato a pacchetti di agenzie, pazzescamente costosi).
Fatta questa premessa, la mia intenzione è quella di tornare, ossì assolutamente tornare...perchè ho avuto il privilegio di visitare delle terre dove ci si sente fuori dal mondo e una luogo (la kamchatka) dove è veramente possibile immaginare come fosse il mondo prima dell'arrivo dell'uomo!
Non mi voglio dimenticare della Mongolia, paese interessante sia dal punto di vista culturale che naturalistico che mi ha lasciato un pò di amaro in bocca perchè forse un pò troppo "turistico", e della Buriazia, ovvero la regione della russia dove si trova il lago Baikal, di straordinaria bellezza!

Informazioni base: durata viaggio 2 agosto - 18 agosto 2018
costo totale: 1800 euro a testa
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Iniziamo dall'itinerario e da come è stato costruito!perchè anche solo l'acquisto dei voli ha necessitato un pò di attenzione.
1. milano - mosca - ulaanbator (2 agosto, arrivo 3 agosto ore 6 e 30 del mattino) solo andata 350 euro a testa
2. treno transmongolica-transiberiana da ulaanbator a irkutsk (6 agosto ore 15, arrivo 7 agosto ore 14) in prima classe 130 euro a testa
3. irkutsk - yakutsk con yakutia airlines (schizzata al numero uno della mia personale classifica dei voli) partenza ore 20 arrivo ore 2 del mattino, costo 120 euro a testa il 10 agosto. Il diretto irkutsk -yakutsk parte una o due volte alla settimana, dipende dal periodo
4. yakutsk - petropavlosk kamchatsky (partenza 13 agosto, 130 euro a testa, partenza una volta a settimana)
5. petropavlosk - mosca (partenza il 17 agosto ore 15, costo 200 euro a testa, partenza tutti i giorni)
6. mosca - bergamo con pobeda airlines (non la prenderò mai più, una lowcost con personale di terra scortesissimo e impossibilità di portare qualsiasi oggetto come bagaglio a mano. Non mi lamento mai delle compagnie lowcost, d'altra parte se poco vuoi spendere poi non ci si deve lamentare, ma qui si è rischiata la rissa. Scortesia, maleducazione e nessuna intenzione di aiutare nel risolvere eventuali problematiche. Sicuramente è stato un caso, ma nel dubbio, se non strettamente necessario, non la prenderò mai più)
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Prima riflessione:
- per una motivazione non ben nota, il volo da mosca a petropavlosk costava 600 euro a testa, mentre il volo di ritorno diretto Petropavlosk - Mosca, solo 200...questo fatto ha influenzato ovviamente l'itinerario. Ovvero ho organizzato i voli sapendo che il diretto sarebbe stato appunto ritorno, da Kamchtka a Mosca!
Seconda riflessione:
- organizzare tutto la vacanza basandosi sui voli diretti settimanali da Irkutsk a Jacuzia e quindi alla Kamchakta. Tutto il resto viene da se!
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Devo spendere due parole sulla compagnia aerea con cui abbiamo effettuato i voli interni, ovvero la Yakutia airlines. Da nota fifona, avevo tutte le mie ansie nel prendere questa compagnia, nonostante (le pochissime) informazioni rassicuranti reperite online. Perchè?perchè ho da sempre il terrore di volare e di finire i miei giorni schiantandomi con l'aereo. Quindi il fatto di dover prendere ben due voli interni con questa compagnia di cui si sa pochissimo mi provocava agitazione.
Non avevo idea che avrei volato con una delle compagnie, anzi per quanto mi riguarda, con la compagnia migliore con la quale abbia mai volato!
e perchè questo?
1. prima di tutto gli aerei sono nuovi di zecca e la repubblica di Sacha (ovvero la Jacuzia) se lo può permettere essendo tremendamente e schifosamente ricca (giacimenti petroliferi, di gas naturale e di diamanti, infatti il logo della compagnia aerea è proprio un diamante)
2. per chi non lo sapesse, in Jacuzia in inverno si sono registrate temperature a terra, e ripeto a terra, di -71 gradi centigradi. Si tratta infatti del polo del freddo, del luogo abitato più freddo del mondo!cicloni polari troposferici, visibilità di meno di 1 metro per il ghiaccio che si condensa, anche sulle ciglia...insomma un luogo del tutto singolare!ovviamente per volare, atterrare e decollare in queste condizioni bisogna essere dei piloti di livello. Infatti i piloti della Yakutia Airlines sono i piloti migliori di Russia, unici abilitati a pilotare e atterrare in alcuni aereoporti. Infatti non mi sono accorta quando siamo decollati, e nemmeno quando siamo partiti. L'aereo aveva meno vibrazioni di una macchina che viaggia su dell'asfalto nuovo di zecca
3. il costo, ridicolo rispetto al servizio offerto
4. il cibo. Ovviamente, come succede sempre quando mi organizzo le vacanze, volavo in economica...nonostante questo siamo stati coccolati con ogni ben di dio nonostante siano stati dei voli interni brevi (2 e 3 ore) e ci è stato servito del salmone alla piastra (buonissimo) e del pollo arrosto. Non quelle porcate che si mangiano di solito in classe economica e che puntualmente non mangio, questo era cibo vero!!!e di classe!!!che non aveva nulla da invidiare a quello che viene servito in business class....chissà i fortunati che viaggiavano in classe superiore che prelibatezze...
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Dove dormire: prenotato tutto con booking come da tradizione. Gli alloggi sono economici sia in mongolia che in siberia e si trova qualcosa anche in kamchtka. Mi sento di consigliare assolutamente in Kamchatka questo appartamento a petropavlosk (d'ora in poi PK) per poi organizzare escursioni: Apartments on Gorkogo 10. Appartamento privato in buona posizione, proprietari gentilissimi, che parlano anche inglese e che ci sono venuti a prendere in aereoporto. Ci hanno fatto trovare anche il caviale in frigorifero. Il top!
In mongolia abbiamo dormito ad Ulaanbator in un ostello: Danista hostel, ci hanno anche organizzato le escursioni e i trasferimenti, sono molto disponibili e parlano inglese (ma essendo la Mongolia più turistica, si trovano persone che parlano inglese un pò ovunque). Non vi consiglio di dormire nei gher, ovvero nelle yurte: troverete online questa opzione, ma sembrano tante villette a schiera, assolutamente turistico.
A Irkutsk abbiamo dormito in ostello, per la modica cifra di 15 euro per notte, camera indipendente con bagno in comune, ma nessuno parlava inglese e, se non fosse stato per un ragazzetto di Mosca, sarebbe stato abbastanza difficile anche con l'ausilio del mitico google translate, quindi non mi sentirei di consigliarlo!
A yakutsk: Randevu business hotel. Premetto che, non sapendo come fosse la Yakutia, atterrando in piena notte, nel dubbio e per evitare di prendere tassisti abusivi (ho già avuto l'esperienza e la eviterei volentieri) ho deciso di spendere qualcosa di più (si tratta di 180 euro per 3 giorni, quindi poca roba comunque) mi è caduto l'occhio sulla dicitura " business hotel" ovviamente immaginandomi un classico hotel per incontri di lavoro...ecco diciamo che ho scoperto che nella siberia più remota questo termine è utilizzato in modo diciamo improprio!Mea culpa, avrei potuto immaginarmelo!Insomma l'hotel non era altro che un piano in un palazzo con 4 stanze, senza reception ovviamente. In realtà non importan assolutamente, era pulitissimo e il proprietario ci è venuto a prendere in aereoporto, parlava inglese ed è stato gentilissimo!
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Mentre scrivo del proprietario dell'hotel in Yakuzia e di quelli dell'appartamento in Kamchatka, non posso che pensare a quanto cordiali siano stati i siberiani. Sfatiamo questo mito: barriera linguistica a parte, è stato il popolo che mi ha accolta meglio in assoluto. Sono persone molto colte (essì, i siberiani sono quasi tutti laureati, togliendo ovviamente i contadini e coloro che vivono nei villaggi più sperduti), sono un pò rigidi, nel senso che sono molto rispettosi della loro terra, e questo è un pregio, non un difetto. E sono sempre pronti ad aiutarti, gentilissimi come pochi al mondo. Vivono in condizioni climatiche che noi non possiamo nemmeno immaginare, nonostante questo si divertono, fanno festa non appena possono e, ripeto, sono disponibili come pochi. Questo ha reso sicuramente il viaggio più piacevole!!
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Ma torniamo a noi, aspetto organizzativo per quanto riguarda le escursioni. Questo è stata sicuramente la parte più complessa, in Jacuzia e in Kamchtka, mentre per la Mongolia e per Irkutsk si possono trovare online tutte le informazioni necessarie.
In Jacuzia esiste una sola agenzia di viaggi accessibile facilmente a uno straniero che non parla russo. Vero è che sono pochi i turisti in Jacuzia, sta di fatto che essendo una sola l'agenzia ed essendo molto piccola, il buon Bolot, il proprietario, vi risponderà molto tardi e non sempre. Spulciando qua e là trovo anche un'altra agenzia, in russo, e utilizzando il buon translate riesco a capirci qualcosa. Il problema è che se non si riescono a formare gruppi per le escursioni, per fare un giro sul fiume Lena vi chiederanno 300 euro a testa. Troppo.
Disperata ho cercato siti russi e ho mandato un quantitativo di mail completamente a caso, quando si dice sparare nel mucchio. Evidentemente ha fuzionato!!!infatti ho contattato la compagnia che organizza crociere sul fiume Lena, costosissime, e una gentilissima ragazza che parla inglese mi ha risposto. Le ho detto di voler prenotare due giorni di escursioni dove vedere il must della Jacuzia (per quanto possibile), ma in campeggio e con "dell'avventura". Ed ecco fatto!mi procura il nome di una guida locale, unico neo: "è un problema se non parla un inglese fluente" e io "no no, al massimo parleremo con frasi semplici"!!Diciamo che in siberia hanno una concezione differente dalla nostra di "inglese fluente"...la nostra guida non parlava una parola di inglese!!!ma anche questo ha reso interessante la vacanza!
in ogni caso ecco l'indirizzo e il nome della ragazza che ci ha organizzato l'escursione lenategelmann@gmail.com Lena Tegelmann
La Jacuzia mia avrà di nuovo, ma questa volta in inverno, e chiamerò lei!!
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In kamchtka abbiamo avuto lo stesso problema, anche se online si trovano molte (per lo standard) agenzie!Qual'è il problema in questo caso?il problema è che in kamchtka il clima fa schifo. Sempre e costantemente. La probabilità di beccarsi la pioggia è altissima. Tenendo conto che alcune aree sono raggiungibili solo in elicottero, non prevedere un piano B potrebbe farvi perdere giornate. Come è successo a noi. Affidarvi ad una agenzia non buona, potrebbe farvi perdere giornate. Come è successo a noi.
Kamchatka mi avrai di nuovo, nell'estate 2020 e con un portafogli u pò più gonfio, e mi affiderò all'agenzia con cui abbiamo organizzato le escursioni
redrivers http://kamchatkaredrivers.com/
Ricordate: non è possibile pagare online con carta di credito, non si usa. Si può pagare nel loro ufficio con la carta di credito, altrimenti cash.
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Finalmente entriamo nel vivo della vacanza!E come tradizione vuole parto da uno degli aspetti che può far schizzare la mia vacanza nella top ten oppure può farle perdere punti: il CIBO.
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MONGOLIA: cosa si mangia in mongolia?montone. montone. montone. montone. Cavallo. Tutto del montone, tutto del cavallo, non si butta via niente. Come si mangia? io ho mangiato spiedini di montone (talmente buoni che me li sogno la notte) e poi sotto forma di ravioli o fritti.
In mongolia in inverno fa freddo...Ulaanbator è la capitale più fredda del mondo. Quindi il grasso animale è fondamentale!
Con la farina di frumento mischiata solo ad acqua vengono preparate una sorta di tagliatelle che si accompagnano alle carni nelle zuppe, o una sfoglia sottile che serve ad avvolgere carne sminuzzata e cipolla dando luogo a ottimi grossi ravioli, i buuz, cotti a vapore oppure preparati in modo simile ai panzerotti (khuurshuur) fritti in grasso animale. I ravioli ed i panzerotti sono cibo per le feste, come d’altra parte la carne ancora attaccata all’osso; per i pasti di tutti i giorni la carne, e spesso anche solo le interiora, vengono presentate già disossate o polverizzate in una zuppa.
Abbiamo avuto la fortuna di partecipare a una festa tipica e lì abbiamo assaggiato il sopra citato e tanto sognato spiedino di montone, cotto alla perfezione, il solito frittellone con montone, buonissimo, e anche il famoso airag, latte di cavalla fermentato...ecco diciamo che questa bevanda tanto amata dai mongoli, è stata un pò meno amata da noi!
A Ulanbaator non sono presenti tanti ristoranti, di qualità per giunta. Abbiamo trovato però il "Luna Blanca", un ristorante tipico mongolo, ma...vegetariano!!devo dire che ci ha salvato!per mangiare vera cucina ci siamo affidati alla festa nazionale!!
BURIAZIA (ovvero Irkutsk e Lago Baikal)
Cosa si mangia? in città si mangia un pò di tutto, si può trovare anche il sushi!!che dopo giorni di montone non mi ha affatto dispiaciuto!in ogni caso essendo vicino alla mongolia ovviamente le cucine si influenzano! quindi montone, ravioloni, frittellone e....ovviamente una specialità locale!!
Ovvero il pesce del lago Baika, l'omul!Lo servono essiccato (nei villaggi di pescatori), fresco (come lo abbiamo mangiato noi a Irkutsk) sia sotto forma di carpaccio che crudo. Il caviale di omul è una prelibatezza gastronomica!!In città consiglio il Baikal Love cafe, dove per altro non parlano inglese nonostante il nome del locale, dove si può mangiare tutto questo (no pesce essiccato) a prezzi ridicoli (7 euro a testa). Insomma un bel posticino, se non si guarda la pelle d'orso appesa....ma tant'è siamo in siberia e in siberia sono cacciatori!
Nel centro commerciale della città che si trova al termine della via turistica "old city" si trova un bel sushi to go che ha fatto la gioia delle mie papille gustative (Toto sushi)
Ahhh la Jacuzia! Già da quel che ho detto fin ora, la Jacuzia è tutto un programma!
Non sia mai che il cibo non sia particolare come il resto del paese!e infatti anche quello che mangiano è ovviamente influenzato dalle condizioni metereologiche! In Jacuzia chi non abita in città vive di pesca e di caccia. Le risorse sono limitate quindi la prima regola è: non si butta via niente.. Quindi quando si mangia il cavallo, si mangia tutto del cavallo!Nei pochi ristoranti tipici troverete piatti tipici a base di fegato, rene, cuore, intestino. Refrattaria a questo tipo di prelibatezze, mi sono buttata sull'altra specialità, carne di cervo.
Il ristorante dove abbiamo assaggiato le specialità della repubblica di Sacha è il Chochur Muran, fattori che si trova poco fuori Yakutsk, raggiungibile con i mezzi pubblici e una camminatina di un chilometro.
Il piatto forte non è però la carne e le interiora di cavallo e di cervo, ma lui...essì proprio lui!sul menù troverete Indigirka...non ho ancora capito se si tratta del nome del fiume o se il pesce si chiama così, anche nel web le (poche) informazioni sono contrastanti. Facciamo che il pesce si chiama indigirka, ma il punto non è questo, il punto che il pesce, in Jacuzia, si mangia CONGELATO.
In effetti, facendo caldino, un bel boccone di pesce sottozero non può che dar sollievo!!
Scherzi a parte, il pesce è saporito, ma mangiarlo, anche se accompagnato con il tipico the fatto con erbe della taiga, è una sofferenza non indifferente per noi comuni mortali!!Dopo circa un'ora ho gettato la spugna!E la domanda che sorge spontanea è: Perchè?
La risposta in realtà è semplice: in Jacuzia la temperatura rimane sotto zero per 9-10 mesi l'anno, e quando scende sotto zero non arriva a -20 (quella è la media annuale nel villaggio di Oymyakon, -10 in Yakutsk), ma fino al già citato -70. Quindi quando pescano, il pesce si congela in tempo reale, quando lo vendono al mercato, il pesce è naturalmente congelato!!!
Dopo l'esperienza del pesce congelato, abbiamo avuto l'incredibile opportunità di mangiare con un vero Jacuto (più o meno, Dmitri viene dal caucaso, ma si è trasferito da 3 anni a Yakutsk) durante l'escursione di due giorni, campeggio incluso!
Abbiamo scoperto come fanno colazione in Jacuzia, ma in realtà l'abbiamo visto anche a Irkutsk, ovvero con una specie di ricotta di capra con del latte condensato (tutto naturale è ovvio) e marmellata!la colazione dei campioni!!soprattutto date le porzioni: Dmitri, ragazzetto di 2 metri e 10, ci preparava la colazione in una abbondante insalatiera!
Come pranzo un piatto tipico: spaghetti con una specie di carne in scatola con grasso incluso, non malaccio ad essere sincera!o forse avevo solo fame...
Ah la mia Kamchatka, la prima classificata nella mia personalissima top paesi...anche dal punto di vista culinario non mi hai deluso!!!
prima di tutto, a PK praticamente non esistono ristoranti, o quanto meno, non esistono ristoranti degni di nota.
Fortunatamente, o forse forzatamente visto i prezzi degli hotel, la mia scelta dell'alloggio è ricaduta su un appartamento con, quindi, cucina inclusa!
Sommo gaudio questo ha permesso di mangiare come dei re!!!Il mercato del pesce di PK si trovava infatti a due passi dall'appartamento...
La Kmachatka è una penisola, ma è come se fosse un'isola visto che confina a nord con la Chukotka, che nessuno penso abbia mai sentito, non c'è nemmeno nel risiko originale, e come tale gli abitanti si cibano essenzialmente di pesce!
La Kamchatka è anche nota per avere una popolazione di orsi superiore alla popolazione di persone, e dove ci sono gli orsi ci sono i salmoni.
In Kamchatka si nutrono di salmone. Durante le escursioni abbiamo mangiato tipica zuppa di salmone (acqua bollita con un pò di carote e cipolle e un tocco di salmone), ma il top lo abbiamo comprato al mercato del pesce!
Caviale a 20 euro al chilo. Risultato? ogni sera pane burro e caviale
Salmone affumicato che dire godurioso è dire poco: 5 euro mezzo chilo
Non è finita!gamberoni della baia, di gusto simile alle aragoste, 15 euro al chilo
Granchio giagante, 15 euro al chilo. Giusto per essere precisi: sul digitale terreste siamo abituati a vedere i pescatori dell'Alaska pescare il famoso granchio... nome esatto "Paralithodes camtschaticus" e con questo non aggiungo altro.
Iniziamo finalmente con il vivo del VIAGGIO!
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TAPPA 1: MONGOLIA Ulanbaator e dintorni
Cosa si può vedere in Mongolia? sicuramente il deserto dei Gobi!Peccato che nel nostro caso fosse una tappa non includibile, alla fine la mongolia è stata una tappa, diciamo di passaggio. La mongolia non è solo il celeberrimo deserto dei Gobi, ma ha anche tanto altro da scoprire, non allontandosi molto dalla capitale. Partiamo proprio dalla capitale: Ulanbaator è un ibrido tra una città cinese, quindi urbanistica completamente casuale e un pò sporca, e una città sovietica con i famosi casermoni. Sembra di essere in asia, ma con scritte in cirillico!
Si vedono ovunque cartelloni pubblicitari con gli sportivi mongoli: non i soliti inutili, insulsi, ignoranti come delle bestie, calciatori, ma dei pucciosissimi lottatori!!Perchè in mongolia lo sport nazionale è la lotta greco romana!!
In città, oltre ai casermoni e a edifici fatiscenti, si possono trovare i gher, le yurte, dove si vive ancora oggi!non solo fuori, ma anche dentro la città!
Monastero di Gandantegchinlen Khiid
raggiungibile a piedi da qualsiasi ostello/hotel nei pressi del centro, è, direi, il must di Ulaanbator!
Molto spesso è anche possibile assistere a riti buddisti, il che è sempre interessante!
immancabile il buddone gigante!per poter fare le foto bisogna pagare un supplemento oltre all'ingresso, ma si parla sempre di pochi spiccioli.
Sükhbaatar Square
Piazza in stile sovietico (e quindi mi piace) dedicata all'eroe della patria, durante la rivoluzione mongola degli anni 20 contro l'occupazione cinese. Farci una passeggiata prima di andare a mangiare al sopra citato Luna Blanca.
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Tra una mangiata e una passeggiata siamo finiti diretti al più famoso negozio di musica della città, situato dietro la piazza principale, con l'intento di comprare il mitico strumento mongolo: il morin khuur!Missione compiuta!il mitico strumento ci ha accompagnato fino alla Kamchatka e ritorno a casa!


DAY2:
dopo il primo giorno passato ad esplorare la città, abbiamo deciso di prendere un pacchetto (fondamentalmente un autista) con l'sotello Nomads Hostel, per poter vedere le principali attrazioni della zona.
Per prima cosa ci hanno portati alla statua gigante di Gengis Khan, eroe indiscusso della mongolia. Enorme e imponente, situata in mezzo alla steppa, la visita è stata interessante soprattutto perchè all'interno del monumento era possibile comprare un libro illustrato sulla storia del conquistatore, compreso l'autografo dell'autore delle illustrazioni!Sembra banale, ma questo è stato sicuramente un momento "vero"...per il resto mi è sembrato tutto altamente turistico. Dalla sommità della statua era anche possibile vedere le basi in cimento delle future yurte, in puro stile villetta a schiera.
"Sì ok, cosa pretendi?sei stata a due minuti dalla capitale, volevi pure una esperienza autentica??" questa potrebbe essere l'obiezione, in realtà ho approfondito notevolmente l'argomento Mongolia. Si trovano tour per tutti i gusti, ma tutti molto turistici. O pernotti nei gher, che ripeto, sono peggio di villette a schiera, oppure una esperienza con i nomadi dove vi ammazzeranno i cavalli per la cena (quale mentecatto sacrifica un povero animale per provare una "turistata" del genere???). L'unica vera esperienza che è possibile fare è un tour a cavallo nella steppa, ma se non si sa andare a cavallo torna ad essere una "turistata".
Poco fuori la capitale è presente un monumento che mi ha riportato direttamente in Bulgaria...
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DAY 3: Il punto più alto delle giornate in Mongolia è stato raggiunto sicuramente quando siamo andati a vedere la loro festa nazionale!
La location si trova poco fuori Ulanbator, raggiungibile in taxi. Non voglio ricordarmi la disavventura con il taxi, vi metto giusto in allerta: i tassisti, e non parlo di quelli abusivi, sono notoriamente dei filibustieri. Non tutti, non voglio essere razzista, ma una buona parte. Prima di tutto vi diranno che hanno bisogno di soldi per la benzina. E noi come poveri polli abbiamo abboccato all'andata. Il nostro albergo aveva concordato con il taxi sia l'andata che il ritorno per una cifra totale, circa 20 dollari, ma, non avendo ricevuto informazioni aggiuntive, quando il tassista ci ha chiesto die soldi per la benzina all'andata pensavamo fossero una parte di quei 20 dollari.
Per essere chiara: no, non fanno parte della cifra pattuita, i tassisti sono dei delinquenti. Avendo pagato in questo modo all'andata non è successo nulla. Il ritorno è stato una vera e proprio odissea. Prima di tutto eravamo d'accordo che lo stesso tassista ci sarebbe venuto a riprendere dalle 17, ma alle 17 nessuno è arrivato, nemmeno alle 18. Lo abbiamo chiamato, ma non parlando inglese il furbo ci ha fatto attendere e di lui nessuna traccia. Abbiamo chiamato l'hotel che ha richiamato l'agenzia di taxi, nel frattempo il buon fabry è riuscito a sentire un altro tassista. Dopo aver fatot su e giù per 2 ore buone sul bordo della strada ed essere fotografati come fenomeni da baracocne, ecco il nostro tassista.
Finalmente, era ora!!!Peccato che una volta entrati in città eccolo di nuovo, volevo i soldi per la benzina. E questa volta col cavolo, non ci caschiamo. Peccato che questo non avesse nessuna intenzione di portarci da nessuna parte se non avessimo pagato la benzina. CHiamiamo l'abergo, ci litigano e alla fine noi diamo comunque due lire, fa il suo goccio di benzina e ripartiamo. Per altro, essendoci traffico, ha tagliato dentro una fogna, è passato sua una strada dissestata, insomma un rientro interessante. Davanti all'albergo ci aspettavano i gestori che lo hanno intimato di andarsene senza ricevere una lira da noi...
diciamo che non è stato il top, avrei decisamente preferito non vivere questa esperienza, quindi...no taxi in Mongolia!!
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RItorniamo al Naadam festival...
una festa nazionale a sfondo religioso e anche sportivo!Infatti durante tutta la mattina si sono ripetute danze religiose, preghiere, corse di cavalli e nel pomeriggio incontri di lotta, lo sport nazionale Mongolo!
Si è mangiato benissimo alle bancarelle, abbiamo preso i loro frittelloni e soprattutto gli spiedini di agnello, davvero superlativi!
Un pò meno apprezzato invece il loro beverone nazionale ovvero latte di cavalla appena munto, completamente oleoso, davvero imbevibile, ma come si dice...de gustibus!!


Il festival si tiene in un norme pratone, veramente immenso...come non approfittarne per una bella passeggiata!
DAY 4:
Con la festa nazionale è terminato il nostro soggiorno in Mongolia e finalmente ci avviamo verso la stazione dei treni per salire sulla transmongolica che ci porterà attraverso la steppa fino alla siberia diventando quindi transiberiana!
Abbiamo preso i biglietti di prima classe, ovvero solo due letti, grazie a una delle tante agenzie mongole (fatto direttamente dall'Italia). Perchè, potreste chiedere, perchè non ci siamo mischiati con i locali in terza o almeno in secondo classe?
Molto semplice: diffidate da chi racconta meravigliose storie raccolte durante questo tipo di viaggio. Chi parla inglese non è un locale, è un turista. Nessuno parla inglese, nemmeno in Russia, magari qualche giovane, ma se pensate di trovare dei vecchietti o dei reduci dal comunismo, vi sbagliate di grosso. E la terza classe continua a puzzare, e la seconda classe un pò meno, ma puzza lo stesso. A parte questo fattore non del tutto irrilevante, dal mio punto di vista vale la pena viaggiare con i locali, se si conosce il russo, ma di parlare con un francese è una esperienza di cui posso anche fare a meno. Per altro nel nostro vagone viaggiavano degli ambasciatori con cui abbiamo fatto una chiaccherata interessate, quindi non posso nemmeno definirmi non soddisfatta!
Per il resto l'esperienza su questo treno è stata davvero rilassante e interessante, compresa la perquisizione d'obbligo, tranne per gli ambasciatori è ovvio, in piena notte per passare la frontiera mongola ed entrare in Russia!
DAY 5: Ed eccoci, nel primo pomeriggio, arrivati a Irkutsk, città molto carina della siberia, porta di ingresso per il lago Baikal, il lago più profondo del mondo!
Raggiungiamo il nostro ostello, camera con bagno in comune, dove ovviamente nessuno parla inglese (d'altra parte siamo in siberia!) e cerchiamo per prima cosa di prenotare un posto per il battello per il lago Baikal. Il sito online è in russo, ma soprattutto richiede il patronimico come campo obbligatorio, patronimico che ovviamente non abbiamo!Avrei voluto fare la brillante mettendo un Gianfrancova, ma mi sono risparmiata!Abbiamo chiesto aiuto a un ragazzino che alloggiava lì, di Mosca, che ovviamente parla un inglese fluente, il quale chiama direttamente la società di traghetti che gli dice che non c'è alcun problema e che possiamo rimettere il cognome senza rischiare di essere rimbalzati all'imbarco!
cerchiamo di pagare con la carta di credito, ma abbiamo un problema...noi pigri non abbiamo tolto la famosa okey per pagare online e quindi non riusciamo ad andare avanti. Sì, è vero, siamo due vecchi rimbambiti. per fortuna che il giovane è smart, ma soprattutto una delle persone più gentili mai incontrate. CI ha offerto la sua carta di credito!!COmprato il biglietto di ritorno dal lago baikal a Irkutsk, finalmente possiamo bighellonare per la città!


Che dire, girare per questa città è molto piacevole. Il clima è buono e non bisogna nemmeno fare fatica perchè sulle strade di tutta la città è presente una striscia gialla che ti porta comodamente verso tutti i punti di interesse!

Torniamo in albergo e chiediamo un taxi per il lago Baikal!Ecco il piano per il giorno dopo!
DAY 6:
Partire verso le 6 e 30 del mattino per arrivare preso al Baikal e partire per il famoso Great Baikal Trail, 24 km di scampagnata per arrivare al villaggio di pescatori raggiungibile solo in questo modo o via acqua, Bolshie koty.
CI sono bus che partono dalle 7 e 30 che costano decisamente meno, ma non potevamo rischiare di non prendere il traghetto di ritorno alle 16. Non ho idea di quanto possa essere dura la camminata, online si trova l'informazione dei primi 4 kg duri e poi tutto in discesa, massai, non si piò mai dire e non vorrei rimanere incastrata nel villaggio il che si tradurrebbe come dover rifare i 24 km anche a tornare!
Prima di partire è necessario registrarsi dalla guardia del parco e pagare pochi spiccioli, ovviamente alle 7 del mattino non c'era nessuno e come bravi evasori, ci siamo incamminati senza pass!
Una piccola precisazione: la persona che ci ha accompagnato non era un tassista, ma un locale con la sua macchina. Non parlava inglese, ma era gentilissimo nei modi. Non avevamo piccola taglia e subito, memore dell'esperienza mongola, ci aspettavamo la fregatura, Invece è andato in banca a farsi cambiare i soldi per darci il resto.
Insomma questi primi giorni in siberia sono iniziati davvero bene, persone gentilissime, cordiali e sempre pronte ad aiutare!

Ed eccoci alle ore 7 pronti per la camminata!!
5 ore a dir poco devastanti: col cavolo che solo i primi 4 km sono faticosi...sono stati 24 km di sofferenza, su e giù per la montagna!sempre attenta perchè, non si sa mai, meglio stare all'erta mai che dovesse palesarsi un orso!D'altra parte per circa 3 ore non abbiamo incontrato nessun altro umano!solo verso il villaggio sono spuntati altri avventori.
Gli ultimi 5 km li ho fatti di corsa per fare il fiato e soprattutto per mantenere le gambe attive e l'anca in posizione, per fortuna il mitico Fabry, da fidanzato premuroso qual'è, si è offerto di issare tutto il mio dolce peso trascinandomi mentre mi tenevo al suo bastone da passeggio improvvisato.
Devastazione a parte, la passeggiata merita, decisamente merita, tutto il percorso è stato bellissimo, senza turisti e si può respirare natura al 100%!per i più temerari è possibile anche fare un bagnetto, noi ci siamo limitati a pucciare i piedi dolenti visto la temperatura glaciale!Per altro l'acqua del Baikal è una delle acque più trasparenti e pulite del mondo (tra i laghi si intende!!). Il pesce tipico, l'Omul, è per altro molto molto buono (a Irkutsk si trova facilmente).
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Finalmente giriamo l'ultima curva ed eccolo finalmente: si intravede il villaggio di Bolshie Koti!Pensavo che la sofferenza fosse finita, in realtà altri 3 km mi separavano dal villaggio...oramai il mio fisico ha smesso di dare segnali di dolore, le gambe hanno smesso di fare male...della serie "io ti ho avvisato che stai esagerando, se non mi ascolti ad un certo punto saranno affari tuoi".
Riusciamo a trascinarci fino all'ingresso del villaggio, troviamo un albero e un bel praticello e decidiamo di sdraiarci per fare un pisolino...metto la sveglia per sicurezza ed ecco che cado in un sonno profondo, mi sveglio al suonare della suoneria 1 ora e mezza dopo!
Giusto giusto il tempo per girare il villaggetto!Molto carino, in mezzo al puro nulla!la parte più interessante sicuramente è stata la visita al market locale, caratteristico con la babushka che tenta di venderci il pesce Omul cotto alla bracia ed essiccato (non senza aver litigato con il figlio adolescente cercando contiuamente il mio sguardo approvatore)
Alle 16 riusciamo a prendere il famoso traghetto che ci riporta a Irkutsk!"Massì resistiamo e facciamo l'ultimo pezzo a piedi fino al ristorante che ho una fame della madonna!". Le ultime parole famose!!non ci siamo resi conto fino a che la barca non ha attraccato che il porto si trova a 10 km dal centro!!!
Panico e paura, non ce la posso fare a farmi altri 10 km a piedi, la mia anca chiede pietà, ma io il taxi non lo prendo!!cerchiamo di prendere un bus per la salvezza delle mie gambe!!Per fortuna riusciamo a trovare dei turisti (internet non prendeva e capire il cirillico per comprendere quale bus prendere non è cosa facile...ovviamente nessuno parla inglese!!)e ci attacchiamo e riusciamo finalmente a raggiungere il centro per rinfocillarci questa volta dal giapponese, inizio ad essere in astinenza!!
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DAY 7: CI svegliamo il giorno dopo ed è finalmente IL giorno!
Oggi si prende il volo per la Jakutzia! Oh la Jakutzia, terra poco esplorata ed affascinante!
dovete sapere che poche migliaia di turisti non russi hanno messo piede in questa landa selvaggia!!
Prima mozione d'onore: la compagnia aerea della Jakutia, Jakutia airlines, la compagnia aerea migliore che abbia mai preso. Piloti pazzeschi, aereo ampio e ben tenuto, cibo buonissimo, e io non mangio mai in economica. CI hanno servito un pollo arrosto con patate che avrei potuto mangiare in un ristorante italiano e del salmone al forno, divino!
I piloti Jakuti sono tra i piloti migliori del mondo, tanto è vero che Putin quando deve volare in stagioni paritcolarmente sfavorevoli in zone particolarmente anguste, si serve proprio di questi piloti.
E gli aerei della Jakutia airlines sono tra gli aerei migliori del mondo.
Tutto questo perchè?semplice!stiamo andando nel polo del freddo!!!
Infatti il villaggio più freddo del mondo si trova proprio qui: Oymyakon, dove la temperatura media annua si aggira intorno ai -20 gradi. La temperatura media annua, non la temperatura più bassa. La temperatura più bassa può essere -70 gradi!!! e vogliamo parlare della capitale dello stato della Jakutia?Jakutsk?200.000 abitanti per una temperatura media annua di -10 gradi...
Questo vuol dire che gli aerei della Jakutia Airlines sono testati a temperatura che si possono trovare in antartide ed è l'unica compagnia aerea che è stata testata a una temperatura del suolo inferiore a -50 per valutare la funzionalità dei comandi di bordo dopo congelamento!
E vogliamo parlare dei piloti?I piloti sono in grado di atterrare in condizioni critiche con una visibilità pari a 50 cm per via dei cicloni polari e delle tempeste di ghiaccio.
Insomma, siamo in una botte di ferro!infatti il volo è stato fantastico e, per condire, al nostro arrivo (circa all'1 di notte) ecco il nostro proprietario dell'albergo che ci aspettava per portarci diritti diritti alla nostra sistemazione.


Nel tragitto fino all'albergo abbiamo chiaccherato un pò con il proprietario. Ovviamente le nostre domande erano riferite sul come sia vivere a quelle temperature e vivere sotto zero per 10 mesi l'anno (da metò giugno a metò agoto la temperatura può raggiungere anche i 35 gradi, noi siamo intorno ai 10 gradi).
Il nostro uomo jacuto ha sottolineato quanto sia bella la sua terra, ma certamente la vita in inverno è molto dura. Forse meno per gli jacuti nativi (piccoli di statura, pelle ambrata, fattezze simil mongole, ma di dimensioni sicuramente ridotte) che vede circolare tranquillamente per le strade a -50...per lui queste temperature sono fin troppo rigide, sottolinea quanto sia difficoltoso girare per la città, quanto sia costoso comprare l'abbigliamento tecnico per l'inverno ch deve cambiare ogni due anni...ci racconta che solo chi ha il garage riscaldato utilizza le auto in inverno, perchè chi non ce l'ha dovrebbe lasciare acceso sempre il motore!se il motore si spegne, si congela e la macchina è da buttare!
Che voglia di visitare questo paese in inverno!in realtà di partenza era questa l'idea...peccato che le escursioni costino svariate migliaia di euro...ma un giorno lo farò, il Fabry è già avvisato!!
Arriviamo finalmente al nostro hotel, che si chiama business hotel, per sicurezza ho preferito prendere un hotel di questo tipo, non conoscendo minimamente il posto, non sapendo cosa aspettarmi!
DIciamo che il business hotel non era altro che un piano di un palazzo le cui camere erano adibite ad hotel, noente da dir,e pulitissimo e bellissimo, ma diciamo che non era paragonabile a uno dei business hotel "occidentali" mancando di reception e di una struttura vera e propria!Poco male, scopriremo che la città si gira tranquillamente e che il prorpietario è raggiungibile ad ogni ora del giorno e della notte quindi non abbiamo sentito la mancanza di un servizio pronto ad aiutarci!
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DAY 8
FInalmente iniziamo a girare per la città!Ci troviamo totalmente fuori dal mondo, con l'asfalto presnte solo a tratti, d'altra parte è difficile mantenerlo sul permafrost.
Essì, perchè in questo luogo strano e unico al mondo il terreno è ghiacciato 365 giorni l'anno, se si scava un metro sotto terra si trova il ghiaccio. E l'escursione termica è talmente pazzesca che l'asfalto si spacca. Nonostante questo i palazzi sono ben tenuti e la città non è così triste come si potrebbe immaginare!
anzi abbiamo trovato un luna park e un parco immerso nel verde pieno di street food, con musica e piste da ballo!che bello vedere i vecchiettini jakuti ballare musica da balera divertendosi come matti!che dire, una città viva e gente allegra nonostante la posizione geografica non molto favorevole!
Vorrei ricordare che questa città e la jakutia in generale si raggiunge solo via aereo, non sono riusciti a costruire una rete ferroviaria perchè il permafrost è difficilmente maneggevole. Nonostante questo la Jakutia è il paese più ricco del mondo: a Mirni, poco distante dalla capitale, è presente una delle più grandi miniere di diamanti del mondo (il simbolo della jakutia è il diamante) e il sottosuolo è ricco di gas naturale...
AH Yakutsk fa quasi 200.000 abitanti...
Il video è pazzesco, ma dà proprio l'idea di come è effettivamente la vita in quel di Oymyakon in inverno!il gestore dell'albergo l'ha descritto proprio così!Aggiungendo "qui arriva a -55, non capisco come si faccia a vivere ad Oymyakon dove scende quasi a -70"....In effetti -55 è uno scherzetto!!
La vita in generale non dev'essere molto facile nemmeno a -55, infatti il gestore dell'albergo ha sottolineato come la città o in generale la Sacha, sia un bellissimo posto durante tutto l'anno mentre in inverno la vita diventa più difficile e...costosa!!!
Ovviamente hanno bisogno di attrezzatura tecnica, ma mentre una persona normale la utilizza una volta ogni tanto, la loro dura si e no 2 anni!TUtto questo vale per i russi causasici che vivono qui, i nativi sembrano essere veramente immuni al freddo, così racconta l'albergatore!li vede giocare in strada e passeggiare a -60!!!
In ogni caso passeggiando per la città è possibile sentirsi fuori dal mondo!
Prima di tutto le tubature...sono tutte esterne!!ovviamente!perchè il sottosuolo è permafrost, ovvero completamente ghiacciato da un metro sotto terra in poi!impossibile interrare le tubature!
Anche i pali della luce...non è possibile inserire del legno o metallo nel terreno, si spezzerebbe!Allora fanno dei grossi buch dove inseriscono dei pali di cemento ai quali legano poi i pali di legno!Fantastico!
E i palazzi???A Yakutsk ci sono palazzi di 10 piani...sono delle vere e proprio palafitte nel ghiaccio!
Come spiegato dal video, effettuano dei grandi buchi nel terreno con delle trivelle giganti e quindi inseriscono dei grandi pali di cemento sui quali costruiscono i palazzi, come delle vere e proprio palafitte!
E come potersi immergere nel freddo Yakuto anche in estate se non andando a visitare il loro più famoso museo?
In realtà si tratta di una serie di cunicoli scavati nel permafrost di una montagna!praticamente ci si rende conto di come sia l'interno di una collina Yakuta...ghiaccio e ghiaccio!
In più sono stati molto intelligenti perchè hanno descritto le tipiche credenze religiose locali con le statue di ghiaccio!è stato davvero interessante, anche perchè per arrivarci abbiamo dovuto prendere il bus locale (si trova fuori Yakuts) e poi passeggiare per la periferia della città tra tubi sollevati e occhi curiosi!Inoltre il ristorante si trova vicino al museo, quindi meta assolutamente imperdibile!
Inoltre la direttrice del museo ci ha chiesto una vera e propria intervista che ha pubblicato sul loro instagram!Il tutto è iniziato con "ma che ci fate qui?!"
CI siamo resi conto che se già in inverno il turismo è limitato, in estate lo è ancora di più!ed è davvero un peccato perchè questa vacanza è scattata in cima alla mia top 5!Ovviamente mi manca l'inverno yakuto, ma i costi in questo caso lievitano notevolmente, quindi dovrò aspettare il momento giusto per poter assecondare la mia sete di scoperta della famosa via delle ossa attraverso la Sacha fino a Magadan!



DAY 9 e 10: questi due giorni sono stati dedicati all'avventura ed esplorazione delle meraviglie naturali nei d'intorni di Yakuts!
Per fare questo siamo riusciti in extremis a trovare una guida privata. Perchè dovete sapere che esiste una sola agenzia di viaggio reperibile online per le escursioni in Yakutia, per questo motivo il gestore risponde solo se la richiesta è allettante e soprattutto costa un occhio nella testa...
scrivendo a tutti i possibile e immaginabili siti russi, finalmente una gentilissima ragazza che parla inglese ci ha dato il riferimento di una guida privata che ci avrebbe portato in giro per due giorni, con notte in tenda!
"vi va bene se non parla un inglese fluente?"....che problema c'è, ci arrangiamo!!
Alle 5 del mattino ecco che un ragazzo sui 40 con una super macchinona da combattimento ci viene a recuperare!
Prima di tutto scopriremo che il ragazzo ha 32 anni, ma si tratta di un uomo d'avventura, che pratica alpinismo, arrampicata, e quindi segnato dal sole e dal freddo, in secondo luogo scopriremo da li a poco che Dmitri, così si chiama, non parla una sola parola di inglese!Infine scopriremo altrettanto in fretta che Dmitri, di altezza 2 metri e 10, mangia come me e il Fabry messi insieme in due giorni, tanto che ad un certo punto ho dovuto digli "guarda che io sono alta un metro e un barattolo, non posso mangiarmi una insalatiera di yogurt fresco, è buono, ma non ci sta fisicamente nel mio stomaco"
Ed ebbene l'ha anche capito....perchè avevo scaricato preventivamente google translate offline!
Comunque è stata una bellissima esperienza!A gesti abbiamo capito che Dmitri è un insegnate nativo del caucaso che ha deciso di trasferirsi in Yakutia e che per arrotondare fa la guida per turisti avventurosi!
Iniziamo con uno stop per la spesa al supermercato, decidiamo di prendere della pasta per una cena accampati simil italiana giusto per stemperare i due pranzi a base di specialità Yakuta...una specie di pasta con della carne in scatola iperproteica!Che devo dire non era nemmeno male anzi!il tutto inframmezzato a del pane con marmellata di kiwi, non tanto tipica, ma anche questa mi ha dato soddisfazione!
Prese vettovaglie ecco uscire dalla città, e quindi dimentichiamoci dell'asfalto, e inoltrarci nel cuore delle foreste acquitrinose che crescono sul permafrost. Acquitrinose perchè ovviamente facendo caldo il ghiaccio si è sciolto formando pozze e pozze di acqua ricca di mosquitos!
Dopo un paio d'ore buone finalmente raggiungiamo il Lena!Si tratta del grande fiume che attraversa la Yakutia, 4300 km di fiume talmente largo da sembrare un lago, che sfocia a nord direttamente nel mar glaciale. Vengono organizzate escursioni in traghetto fino alla foce, ci vuole una settimana e per questo non lo abbiamo fatto, ma so che ci tornerò in questo paese affascinante quindi è solo questione di tempo!!
Arrivati alle sponde del fiume, il nostro Dmitri tira già un gommone sgonfio e lo prepara per l'attraversata del fiume!Ovviamente io me ne sto in macchina, fa un freddo della madonna, circa 5 gradi, e piove!!
Finalmente smette di piovere e siamo pronti per l'attraversata del fiume fino a raggiungere i famosi Lena Pillars, patrimonio UNESCO!
Prima di raggiungere i famosi piastri, il nostro Dmitri ci porta a Tukulan..
che cos'è Tukulan?Nel linguaggio Evenk, ovvero dei nativi yakuti, Tukulan significa sabbia. Ebbene sì, nel mezzo della russia, circondato da distese e distese di boschi a perdita d'occhio, si staglia, alta circa 20 metri, una enorme duna di sabbia. Come sia possibile questo non si sa, in effetti se si guarda il grande Lena, del quale non si riescono più a vedere le spnde, sembra di essere al mare in inverno. Invece siamo in siberia in estate!Avete presente la pace e la tranquillità, nessun turista, nessuna persona proprio, distese di natura incontaminata (chissà quanti orsetti!!)
quanto amo la RUssia, quanto è bello questo posto, che fortuna far parte di quel piccolo bacino di turisti che ha esplorato queste meravigliose terre (poche migliaia)!
la giornata volge al termine, ci accampiamo dopo aver raggiunto una sponda sperduta, cuciniamo pasta e via a dormire, il giorno dopo si raggiungono i Lena Pillars!
Ed eccoci, finalmente svegli, rigonfia il gommone e si riparte verso i Lena pillars!
Arriviamo all'ingresso dove lasciamo una piccola quota e dove firmiamo il libro degli ospiti (siamo gli unici non russi da mesi ci dicono, i primi italiani da anni), vediamo che siamo i primi della giornata!Ci accompagna nel bosco e verso la salita per arrivare in cima ai pilastri una ragazza yakuta che parla un pò inglese!
Dopo 1 ora di salita eccoci finalmente in cima ai pilastri, che dire, le foto non rendono giustizia al panorama!
Fortunatamente siamo arrivati presto quindi eravamo gli unici a goderci il panorama!
Poco dopo è attraccata una barca piena di turisti russi che sicuramente ci avrebbe rovinato l'atmosfera.
RIprendiamo il gommone e il nostro Dmitri ci porta in un'altra sponda del fiume dove abbiamo potuto arrampicarci sulle rocce per vedere delle pitture rupresti risalenti addirittura a 100 anni a.c!
Verso le 17 Dmitri ci riporta all'albergo lasciandoci l'opportunità di fare un altro giro per la città, e mangiare sushi, in vista della partenza del giorno dopo...Kamchatka arriviamoooo e Sacha, arrivederci!
Prendiamo di nuovo la Yakutia Airlines, oramai diventata la mia compagnia aerea preferita in assoluto!Che vista la Sacha dall'alto e anche l'oblast Magadan, queste lande sperdute e poco conosciute!
Dopo 3 ore circa ecco finalmente atterrati in Kamchatka!All'uscita dell'aereoporto troviamo il proprietario dell'appartamento che gentilmente ci è venuto a prendere!
Per non dimenticarmi: Apartments on Gorkogo 10, questo è il nome dell'appartamento, davvero fantastico e poco costoso!
Si tratta di un laureato in ingegneria, tanto per cambiare, nativo della Kamchatka, che ha studiato a Mosca dove ha incontrato sua moglie, trasferitasi anche lei ovviamente a Petropavlosk, la capitale della Kamchatka.
Gentilmente si ferma davanti alla statua degli orsetti su sfondo dei vulcani adiacenti alla città, tra cui il più famoso, l'Avachinsky.
Ovviamente quando siamo atterrati il tempo non era esattamente il top, infatti dei nuvoloni nascondevano il vulcano...purtroppo ci siamo resi conto solo arrivati in questa fantastica terra, che il tempo è mutevole, davvero mutevole, per non dire una schifezza.
In programma avevamo una gita in elicottero fino al lago Kuril, praticamente il goal della mia vacanza...per non farla lunga, il tempo è così mutevole che se si vuole fare escursioni in elicottero, che sono pressochè necessarie, è obbligatorio avere molti giorni di scarto per poter rischedulare la gita. Ovviamente avendo solo 3 giorni, la mia gita in elicottero a vedere gli orsi del Kuril è saltata. Non vi dico la delusione, poco male ci torneremo nel 2020, è deciso!
In ogni caso abbiamo passeggiato per la città, anche se poco, pioveva a dirotto e faceva freddo!siamo riusciti a trovare una agenzia, con guide solo in russo, ma ben organizzata che utilizzeremo sicuramente anche nel 2020!
Con loro abbiamo organizzato le due escursioni che abbiamo fatto in questa toccata e fuga!
Il primo giorno l'abbiamo invece passato a mangiare le prelibatezze di pesce prese al mercato nel nostro bellissimo e confortevole appartamente...è stato frustrante, ma con il senno di poi l'aver mancato l'escursione al Kuril Lake mi obbligherà a tornare presto in questo remoto angolo del mondo!




Day 12: prima escursione!essendo il tempo di nuovo una discreta schifezza, abbiamo optato per una discesa in gommone sul fiume Bystraya.
Prima di tutto...nella via verso il fiume un bel orsetto ha deciso di salutarci. Nulla di strano per i locals perchè in Kamchatka ci sono più orsi che persone. Mentre la guida gonfiava il canotto (e parliamo del canotto, con due sbarre di ferro come stabilizzanti, quanto amo i russi!!), ci stavamo inoltrando pochi metri più in là per scattare un paio di foto "no no, non vi spostate da qui, ci sono gli orsi!!"..."ok ok assolutamente!!".
Fino a due anni fa una agenzia di Elizovo, vicino a Petropavlosk, permetteva ai turisti di noleggiare auto. A parte che ci è parso presto chiaro che sarebbe stato un inutile spreco di tempo e di denaro, il servizio non è in realtà più Attivo.
Perchè vi chiederete!la risposta è semplice. I turisti viaggiavano sull'unica strada asfaltata del paese e ad un certo punto ovviamente scendevano dall'auto per passeggiare sul lungo fiume...circa 4 turisti sono spariti, si pensa preda di orsi. Da quel momento il servizio noleggio auto è stato chiuso. Essì, perchè sono gli orsi i veri abitanti della Kamchatka e gli umani li rispettano come in pochi altri luoghi nel mondo. Noi turisti sprovveduti non abbiamo l'esperienza per girare in Kamchatka da soli!!Infatti durante la nostra discesa in gommone sul fiume, eccola là!una bellissima famiglia di orsi, mamma orsa e tre, dico tre cuccioletti!una vera rarità dice la guida (in russo, ma eravamo in compagnia di una turista russa studentessa universitaria aMOsca che parlava inglese), significa che il cibo (salmone o pesce in generale) è presente in abbondanza per permettere a mamma orsa di nutrire tutti i cuccioli!
Ci siamo fermati per pescare (Fabry ha pescato ben due pesci) ed ecco le fronde che si muovono...la guida pronta per ogni evenienza!insomma, l'orsetto ti aspetta dietro l'angolo in Kamchatka!
Finita l'esperienza di pesca e discesa del fiume, ci siamo fermati per un pranzo a base di zuppa di pesce tipica prima di rilassarci alle sorgenti termali. In pieno stile non ci si poteva immaginare una struttura vera e propria, per fortuna aggiungerei, si trattavano semplicemente di pozze di acqua calda riscaldate in mezzo alla natura incontaminata, cosa volere di più!!!
Per il giorno dopo abbiamo prenotato l'ascesa al vulcano Mutnosky. Attività fisica: moderata...c'era scritto sull'escursione...
Prima di tutto la nostra guida, che parla ovviamente solo russo, ci viene a prendere alle 5 del mattino ed ecco ce caricati altri 4 turisti russi siamo pronti per uscire dalla città alla volta del mitico vulcano!
Prima di tutto fuori dalla capitale non esistono strade asfaltate, quindi per ben due ore abbiamo guidato su dello sterrato decisamente mal messo!ma la parte più divertente è stata appena arrivati in vista vulcano: la nostra guida all'improvviso ha sterzato e ha iniziato a guidare sulla distesa di ghiaccio e neve!
Ebbene sì, qui non siamo negli stati uniti dove prendi la macchina e arrivi ovunque (Alaska a parte, anche se è Milano in confronto alla Kamchatka) qui l'auto è praticamente inutile.
La guida ha precorso circa 3 ore in mezzo a distese di ghiaccio, scendendo a gonfiare e sgonfiare le gomme all'occorrenza in bse alle condizioni del terreno, del terreno e non della strada, perchè la strada non c'è!Poverino...per 100 euro a crani una fatica pazzesca, avrei voluto pagarlo di più!
Passiamo in fianco a una jeep completamente ingolfata nella neve!La guida cerca di aiutarli costruendo un passaggio con ei pali di legno, piano piano riescono ad uscire e quindi continuiamo l'ascesa verso il vulcano!
Finalmente arriviamo alla base del vulcano, la guida ci dà degli stivali di gomma e un telo protettivo per la pioggia e ci prepara il pranzo!Ovviamente fa un freddo non indifferente, ci ingozziamo di formaggio e ...lardo e iniziamo l'ascesa!
Prima di tutto, correvano come dei pazzi, secondo...15 km tra salire e scendere.
Meno male che l'attività fisica è moderata, dicevano...
In due ore, dico due ore, abbiamo percorso i 7 km in salita, sul ghiaccio, a fianco di burroni e raggiungiamo la caldera!
"Vedete quella caldera?ci hanno trovato una scarpa qualche anno fa, un ricercatore ci è finito dentro!"
Storie macabre a parte, il panorama è fantastico, questo paese è davvero speciale!



Avete presente a Yellowstone nell'area dei Geyser?Che per avvicinarvi al geyser o alle fumarole potete passare tranquillamente su delle comode passerelle di legno che vi portano ad alcuni metri dal getto d'aria?
Sulla sommità del Mutvnosky stavamo tranquillamente camminando facendo foto ed ecco...un bel getto di zolfo misto aria calda direttamente in faccia! "Assì questo è un mini geyser", tutti e 6 ci eravamo praticamente sopra!!
Che differenza di stile!!

Torniamo a dir poco devastati in appartamento e ci prepariamo per partire per Mosca il giorno dopo.
Che dire, Kamchatka nel cuore. Se volete visitare un luogo dove vi sembrerà di tornare indietro nel tempo quando l'uomo non c'era ancora, ecco questo è il posto giusto!
CI dobbiamo tornare per forza, ci manca il famoso Kuril Lake, un lago vulcanico dove vivono la maggior quantitaà di orsetti, distese a occhio nudo, e la valle dei Geyser, visitabile solo in elicottero. I russi sono riusciti a preservare questo bellissomo paese, tanto è vero che non è possibile visitarlo come si deve autonomamente e questo è solo da apprezzare.
Quindi di nuovo...see you in 2020!!
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Day 14: eccoci mestamente in aereoporto sulla via di Mosca. 9 ore di volo, 9 fusi orari...siamo partiti alle 15 e siamo atterrati alle 15 dello stesso giorno!
Corriamo in albergo praticamente in centro e ci prepariamo per la cena!
Dopo giorni e giorni nella natura ci vuole un pò di classe!Cena al famoso Cafè Pushkin,un bellissimo ristorante in un elegante palazzo dell'800. Per altro abbiamo mangiato benissimo e gourmet per circa 40 euro a testa!
Dopo la cena gironzoliamo per la piazza rossa, ma arrivata mezzanotte, come Cenerentola, mi sono dovuta ritirare, il mio fisico, dopo più di 30 ore di viaggio e scarpinate, chiedeva pietà!
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Day 15: mattinata passata a gironzolare per Mosca, il Fabry si è innamorato della città, che dire, 2020 sarà di nuovo l'anno della Russia!
...o forse no?!!!scrivo dall'anno del signore 2023, sto ancora rimandando esplorazioni in quel di Oblast Magadan e Chukotka, non per paura, non per impossibilità di ingresso, fondamentalmente lo scoglio è logistico: le carte di credito occidentali non funzionano, questo implicherebbe girare per un pò di settimane solo con contante. Devo capire se disponibili vie alternative, in caso questa situazione dovesse protrarsi ancora a lungo, piuttosto girerò con cartaceo, ne varrà comunque la pena!

In tutto questo non ho saputo resistere dal comprare all'aereoporto di Irkutsk la fantastica maglietta di Putin.
Certo che visitare questo fantastico paese un pò di putinità sale!!
Luoghi poco conosciuti che sono svettati in cima come top 1 della mia personalissima classifica, penso che sarà difficile scalzare l'estremo est russo dalla prima posizione!
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