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Cuba

12-18 agosto 2023

L'incursione a Cuba, perchè alla fine siamo stati meno di una settimana, nel corso del nostro consueto viaggio estivo multitappa.

Con aereo low cost da Bogotà, della wingo, partiamo verso le 3 del mattino ora locale colombiana, per atterrare alle 9 del mettino ora locale Cubana.

Quindi questi pochi giorni fanno parte del viaggio estivo 2023, per leggere la prima parte fino a Bogotà vedere la sezione dedicata  in America del Sud!

Prima di iniziare il racconto devo riportare alcune considerazioni doverose; comprendo che chi leggerà le mie parole arriverà a darmi della guerrafondaia filosovietica comunista, per luoghi comuni ovviamente, ma che devo dire...per fortuna che siamo in occidente e non in uno stato dittatoriale, giusto? posso esprimermi come meglio credo!

Gli Stati Uniti sono una meta lavorativa per circa due volte l'anno, quindi un amico mi avvisa: guarda che Cuba dal 2021 grazie a Trump è di nuovo nella lista.

Mi documento e vedo l'articolo "Cuba terrorista inserita nella lista nera". 

Concordo con le parole del presidente cubano Miguel Díaz-Canel “Il vero scopo di calunniare l’isola come terrorista è quello di giustificare il blocco illegale degli Stati Uniti contro Cuba”, blocco che oramai applicano dal 1962.

Se non fosse una cosa seria ci sarebbe davvero da ridere: gli Stati Uniti che si arrogano il diritto di decidere se una nazione sponsorizza o meno il terrorismo? Che coda di paglia.

D'altra parte mi domando: inserite anche Cina e direttamente la Russia nella vostra lista...ma non lo farete mai!

Quindi questo vuol dire che dovrò andare a farmi il visto lavorativo per gli USA. Ragazzi miei, cari detentori della verità assoluta, liberatori di popoli, portatori di democrazia e di pace, menti sopraffine, superuomini, non mi avrete più di mia spontanea volontà!Decisione per altro che avevo già preso di ritorno da Los Angeles nel 2022 (città che per altro ho sempre valutato per un possibile trasferimento), o almeno....tornerò per turismo, ci tornerò...ma solo, e spero succeda presto, quando il tasso di cambio tornerà agli sfarzi del 2008, 1.6 a favore dell'euro, solo per ricordargli il loro effettivo posto nel mondo. E nel 2024 farò del mio meglio per onorare la lista nera. Però devo anche aggiungere un punto: è una decisione loro, se voglio entrare nel loro paese devo stare alle loro regole. Quindi posso anche dire che, se non fosse che la faccenda del visto risulta essere un deterrente per molte persone con relativo calo del turismo a Cuba, ci posso anche stare. Sarà poi mia libera scelta quella di ritornare negli Stati Unito o no. 

Però ci sono altri aspetti che no, non mi vanno bene per niente. Da aspetti molto seri, che però sono complessi, e che sicuramente una persona con la mia preparazione storica non può trattare senza inserire castronerie (l'embargo anche dei farmaci, oltre che di tutto il resto), da aspetti che possono essere frivoli, ma che sono il monito che mi ricorda che siamo in una dittatura, non nel senso "storico" della parola, ma sempre di una dittatura si parla. E su questo posso parlare, altrochè se posso. Non è geopolitica e non sono documenti secretati pubblicati da wikileaks.

La questione è molto semplice: AirBnb. Solitamente non utilizzo questo sito, semplicemente per gusto personale. Dobbiamo prenotare però delle case particular a Cuba, mio fratello, che sarà con noi, ha l'account AirBnb e su questo sito che è abituato ad utilizzare, ci sono le case.

Bene!così cerchiamo, prenotiamo in fretta e paghiamo direttamente dall'Italia, comodo!Ed ecco il fattaccio: per poter prenotare qualsiasi alloggio a Cuba tramite il suddetto sito, mi viene chiesto per prima cosa la motivazione, e non posso inserire motivazione turismo, chiedono motivazione tipo "aiuti umanitari, aiuto alla popolazione cubana". E non è una scelta opzionale, DEVI segnalare perchè ci vai e non per turismo. Quindi ti vengono chiesti tutti i tuoi dati personali, indirizzo, numero di telefono, lavoro etc etc

Adesso, io sono cittadina italiana, quindi posso andare dove cavolo voglio, senza giustificazioni. Non sono di nazionalità statunitense, nessun sito può obbligarmi a dichiarare perchè decido di andare in un luogo, legale nel mio paese, e nessuno può chiedermi dati "privati".

Ecco, non sto parlando di geopolitica, non parlo di Castro, del Che e degli USA, questo è un fatto oggettivo. Si sta ledendo la mia libertà personale solo perchè voglio visitare un paese "socialista", diciamolo, che non fa quello che gli stati uniti gli dicono di fare, e per questo devo dichiarare dati personali e motivazione?Ovviamente ho riempito il modulo di imprecazioni, solo perchè sono pigra, ma se non lo fossi sono sicura che un avvocato mi darebbe ragione. Due settimane dopo, la mia libertà è stata lesa nuovamente quando mi è stato impedito di scaricare una app per chiamare un taxi in un paese "russofono" (applicazione sviluppata in Russia invece che in Usa). Non mi stancherò mai di ripetere che viviamo in un periodo buio, e lo si può vedere da questi aspetti tanto banali quanto significativi, senza essere esperti di politica internazionale.

Non ho avuto modo di visitare Cuba precedentemente, però ho visto un pò di paesi in questi ultimi 30 anni, non ho percepito pericolo, solo in un caso (anche se il mio viaggio è stato decisamente limitato) mi è stata chiesta la carità, abbiamo parlato con decine di persone. Sopra i 50 anni: fieri del loro paese e dei loro ideali, sotto i 50 sognatori dell'american dream (mi si spezza il cuore, se penso al tassista messicano che ci ha accompagnati fuori da città del Messico...cosa pensano di trovare?). In ogni caso, non ho visto la miseria vera (vero India?vero qualunque sobborgo statunitense?o vero Santa Monica e Venice Beach nel 2022?). Certo, si tratta di una isola dei caraibi (come pensare di poter vivere in siberia a -70 come si vive a Firenze) con una storia assolutamente particolare, ma non potrei dire di aver visto un popolo totalmente devastato...o almeno, non devastato dal problema carburante, che c'è che è un problema, ma l'approccio che io personalmente ho visto è..."ok", infastidito dalla riduzione della quantità di cibo distribuita dalla stato rispetto ai bei tempi, sì, sicuramente allarmata per la situazione sanitaria (embargo sui farmaci). In pochi giorni è davvero difficile poter anche solo descrivere un parere, perchè è di questo che si tratta, posso dire di aver viaggiato in luoghi sicuramente battuti dai turisti, respirando tranquillità e relativa serenità. 

CONSIGLI E CONSIDERAZIONI GENERALI

- Dove dormire e mangiare: non si può andare a Cuba e non alloggiare nelle casas particulares! Cosa sono le casas particulares? Sono le case private dei cubani che hanno ottenuto, dal 1997, la licenza da parte del governo cubano di poter ricevere e ospitare i turisti. Le case certificate pagato anche le tasse e ricevono, tramite apposito "libricino", cibo dallo stato anche per sostentare l'eventuale turista.

Per tappe metterò il nome delle case in cui siamo stati, abbiamo fatto sia colazione per 5 euro, e mangiato aragosta per 10 o 15 euro, sicuramente conveniente. Tutto molto buono per altro!

- come spostarsi?ci sono i bus, Viazul (sconsigliati nettamente di notte, soprattutto per la guida spericolata e per alcuni soggetti che potrebbero salira, così mi è stato riferito) oppure i taxi collettivi, per spendere meno. Avendo pochi giorni e spostandoci ogni giorno per 3-5 ore, ho optato per taxi privati. Taxivinales è il sito, in generale sono molto costosi, 5 ore di taxi a 160 dollari, non è poco, per fortuna eravamo in 3! Ci venivano a prendere davanti alla casa, puntualissimi. L'abbiamo fatto per pagare online.

- Come pagare: ad agosto 2023 la situazione era la seguente. Cambio euro/dollaro- pesos cubani ufficiale 1:120 pesos cubani (indifferente se euro o dollaro, nonostante il cambio leggermente più forte dell'euro, euro/dollaro era 1:1), cambio mercato nero 1:240 pesos. La vita era tarata su 1:240 ovviamente. Nei posti più turistici, le escursioni, cena e colazione nelle case si potevano pagare in dollari o euro, nei ristoranti locali solo pesos (fuori dalla capitale ovviamente). Noi abbiamo portato i dollari, prima di tutto perchè si risparmiava il 18% pagando il taxi in dollari, che su 700 e passa euro non è nemmeno poco, e a quel punto per il cambio favorevole (nel senso che una escursione si poteva pagare 20 dollari o 20 euro).

- il clima: volevo morire sulle ande (per il caldo e per l'altitudine), volevo morire a Cuba. Certo, me la sono andata a cercare, ma mi è anche stato detto che è stato un anno particolarmente caldo...con l'acqua del mare a 33 gradi...maledetto Nino!Mi piacerebbe tornare a Cuba per visitare anche altre zone, magari più a sud, ma assolutamente nel nostro inverno!

- visto turistico, l'abbiamo fatto online con visti cuba (25 euro a testa), tutto tranquillo, speidto a casa in 1 settimana...nota che a Bogotà si poteva fare al desk prima di essere imbarcati!L'assicurazione l'abbiamo fatta cumulativa per un anno di viaggio, assicurazione mondo, con la Columbus. Comunque qualunque assicurazione mondo che includa Cuba va bene. Va compilato un form online sanitario. Probabilmente a breve non sarà più necessario. Comunque basta cercare online "documenti per ingresso Cuba", e se ce ne si dimentica, lo fanno fare in aereo o appena atterrati a Cuba!

ITINERARIO VIAGGIO 12-18 agosto

12 agosto arrivo ad Havana ore 9 con wingo da Bogotà (100 euro a testa a tratta), taxi per la casa prenotato con taxivinales. Casa Tia Maky 2, praticamente dietro il museo della Rivoluzione, bella zona, si raggiunge il centro a piedi. Costo Bogotà-Havana: 4 ore 100 euro, Casa 40 euro in 3, 5 euro colazione, taxi 20 dollari in due

13 agosto: taxi da Havana a Vinales, 80 dollari in 3 (circa 3 ore). Casa Marzana (40 euro in 3), bellissima e consigliatissima!cena a base di aragosta per 15 euro a testa. Escursione nel parco nazionale di 4 ore a cavallo (20 dollari a testa)

14 agosto: viales-playa giron, 160 euro in tre per 5 ore circa. Casa: Viacaleta Hab1, sempre sui 40 euro in 3, molto bella anche questa. Cena a base di aragosta a 10 euro a testa esagerata. A 200 metri dalla spiaggia

15 agosto: Playa Giron - Trinidad, meno di 3 ore, 80 euro in tre il taxi. Casa hotel Gloria, sempre sui 40 euro in 3. In generale la città, quindi anche la casa, non mi hanno presa più di tanto. Cena per 10 euro a testa al ristorante Shango, nella casa non preparavano la cena. Comunque con aria condizionata, fondamentale, e pulito

16 agosto: trinidad-santa clara, meno di 2 ore, 60 euro in tre con taxi. casa Itaca, carina, ma con il bagno praticamente libero in stanza. Anche in questo caso non preparavano la cena in casa, peccato. Sempre pulito e con aria condizionata.

17 agosto: santa clara - varadero, meno di 2 ore, 60 euro in due con taxi. El Balcon de liberty la casa, con un balcone pazzesco, cena in casa una sera con vista mare a 15 euro (sempre aragosta), in questo caso è convenuto poi mangiare presso un ristorante locale: Canay

18 agosto: varadero aereporto Havana, meno di 3 ore, 100 euro in due. Partenza volo Havana Madrid per ben 500 euro a testa per una tratta con Iberia, era il meno costoso, compreso low cost, trovato, partenza ore 18:50 ora locale

19 agosto: arrivo ore 10 a Madrid. Giusto per non farci mancare niente ci siamo regalati un giro a Salamanca e Sego via, giusto perchè la vacanza non era stata sufficientemente devastante!

IL VIAGGIO

12 giugno 2023

Atterrati alle 9 a L'avana, partendo da Bogotà: finalmente!non ne potevo più delle Ande e di quella altitudine, voglio scendere al livello del mare!ero la persona più felice del mondo!mi cambio, visto che ero in maniche lunghe e pantaloni lunghi, venendo dalla Colombia, mi vesto in modo consono per il clima che mi stava per attendere fuori dall'aereoporto!o almeno, così pensavo...appena uscita mi devasta una zaffata di calore che nemmeno in un bagno turco, 40 gradi per 100% di umidità. Aspettiamo il nostro taxi e da ferma inizio a grondare!sono sicura che la pagherò cara tutta questa operazione (intendo il viaggio 2023)...

Preso il taxi, ci facciamo portare alla nostra casa vicino al museo della rivoluzione, dove ci accoglie mio fratello. Lasciamo bagagli, ci rinfreschiamo ed eccoci, pronti per esplorare la città!

Prima tappa assoluta, il museo della rivoluzione: è in ristrutturazione e chiuso, si può vedere solo l'esterno con reperti bellici (aerei essenzialmente). Bene non partiamo con il piede giusto...quindi per riprenderci dalla delusione, andiamo direttamente alla Bodeguita del Medio, un bar dove Hemingway si recava per bere il moito. Ovviamente posto estremamente turistico, ma immagino (immagino perchè non bevo), che sia una tappa fondamentale per gli estimatori del Mojto. Ovviamente dopo di questo siamo andati anche al Foliridita, sempre luogo segnalato da hemingway per il daiquiri in questo caso, e al museo del Rhum (dove ho bevuto un cocktail davvero notevole, anche per me!).

L’Avana ci sono la Città Vieja, con il Museo del Rum, la Cattedrale di San Cristobal, la Plaza de Armas e poi L’Avana Centro, con il parlamento, il Capitolio Nacional e ovviamente il Vedado dove si trova anche l’Hotel Habana Libre. E poi ovviamente una passeggiata sul Malecòn, il lungo mare (che non ho visto perchè....la sera avevo la febbre e quindi ho lasciato ai due una passeggiata serale). E' possibile girare per Avana anche con le bellissime macchine anni 50: essendo dei tirchi mostruori, non avevamo alcuna intenzione di pagare i 15 euro, in 3, per 1 ora di giro...peccato che raggiunta la pizza de la Revolution, dove si vede la famosa sagoma del Che su un palazzo, ovvero dopo aver camminato 5 km, il mio fisico ha deciso di cedere e ho obbligato i miei degni colleghi a fare il giro di rientro sulla macchina anni 50!

Habana Vieja uno dei quartieri che ha ricevuto maggiori fondi per la ristrutturazione e dove si celano le più belle piazze de l’Avana: la Plaza de Armas, la Plaza Vieja, La Plaza de San Francesco d’Assisi e la Plaza de la Catedral.

Nella calle Mercaderes troverete anche diversi musei o case ad ingresso gratuito a cui vale la pena di dare un’occhiata. Nella calle Obispo invece si concentrano ristoranti e locali di vita notturna per coloro che si volessero concedere una pausa.

La Habana Vieja ospita appunto anche i due celeberrimi locali La Floridita e La Bodeguita del Medio resi famosi da uno dei loro più assidui frequentatori, Hemingway, che così si esprimeva nei loro confronti “il mio daiquiri alla Floridita e il mojito alla Bodeguita”. 

Che dire, anche solo questa città vale il viaggio!

Passeggiando tra le vie della Avana più vecchia (quella anche un pelino meno pulita e con palazzi diroccati), ci siamo imbattuti in una libreria comunista, come non entrare per dare una occhiata!

Il fabry esce con un acquisto pazzesco, la storia della rivoluzione come album delle figurine (tipo l'album delle figurine panini), si proprio le figurine quelle che collezionavamo da bambini!Album risalente al 1980, quindi non proprio della nostra generazione, ma era pazzesco pensare come in Italia probabilmente i bambini nati nella prima metà degli anni 70 collezionassero figurine dei calciatori, mentre qui immagini di Fidel e del Che (e anche di morti in alcune pagine...).

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13 agosto: Vinales

Alle 8 arriva il tassista, dopo aver mangiato una lauta colazione scendiamo e ci indirizziamo verso Vinales, a circa 3 ore di distanza. Durante il viaggio mi stupisco di quanto cuba sia bucolica: praticamente non vedo città e, quelle poche che attraversiamo, sono mooolto pulite. Le strade non sono particolarmente difficili, ogni tanto alcune buche, ma nulla che non abbia già visto o che possa seriamente devastare un'auto. Auto...ovviamente non ce ne sono praticamente in giro, il motivo è la carenza già citata di carburante. Il tassista non ne era particolarmente sconvolto, ma è stato l'unico a rimpiangere il dittatore Batista: quelli sì che erano bei tempi!Probabilmente era uno di quei borghesi a cui Castro ha tolto le terre per la nazionalizzazione...ma non lo sparemo mai!si è unicamente limitato a sottolineare i bei vecchi tempi dell'opulenza!

Verso le 11 arriviamo nella cittadina di Vinales, riusciamo a trovare la nostra casa con un pò di fatica (su AirnBnb si chiama Apple Cabin, ovviamente avremmo semplicemente dovuto chiedere per Marzana!

Devo dire che l'atmosfera che si respira è davvero meravigliosa,posso dire uno dei pochi posti in cui sono stata che infonde serenità- La cittadina ha qualche bar turistici, ma a parte questo, più un via vai di carretti, il panorama è a dir poco bucolico, faccio fatica a descriverlo, le foto parlano da se! E la nostra casetta è altrettando bella: con una bella amaca con vista sul panorama, i padroni di casa gentilissimi, ci offrono da bere succhi freschi e ci chiedono s evogliamo essere loro ospiti per la cena. Ovviamente!e con loro prenotiamo anche una escursione a cavallo nel parco nazionale. Abbiamo giusto 2 ore per riprenderci(e io rimango sull'amaca, sicuramente ho la febbre, ci sta tutto dopo l'esperienza andina.. gli altri due vanno a cerare un mojito. Tornati dopo una oretta e dopo aver bevuto l'impossibile in una casetta proprio vicino all'hotel (il famoso Guanito Mojito), ci riposiamo per prerararci all'escursione a cavallo.

Ecco che arriva il fidanzato della figlia della padrona di casa, un vero cowboy cubano!

arriva con 3 cavallini, un pò più piccoli di dimensione rispetto al mio mmaginario di cavallo, e anche un pelino magretti. Riesco ad issarmi sul cavallino e partiamo per l'escursione prendendo quasi subito confidenza, praticamente una cavallerizza nata!Siamo molto fortunati, alle 14:30 fa caldo (d'altra parte fa sempre caldo), ma non c'è in giro davvero nessuno, e questo ha reso l'escursione ancora più magica, quasi mistica...noi 4 soli soletti nella vastità della "foresta", sembra di essere in un'altra epoca.

Spoiler: al ritorno abbiamo incontrato quasi una cinquantina di turisti che stavano iniziando, in gruppi diversi, l'escursione....praticamente come la tangenziale ovest in un qualunque momento della giornata!

Ci addentriamo per i campi e incontriamo dei piccoli agglomerati, e della capanne. Tutto intorno, i famosi “mogotes”, le formazioni calcaree con cima piatta, della valle di Vinales. 

I cavallini, il bos dei quattro si chiamava "periculo", praticamente sanno esattamente che strada fare, vanno avanti a passo spedito al trotto e solo in alcuni casi è necessario ricordare la strada, comunque ce la siamo cavata tutti e tre egregiamente nonostante fosse la prima esperienza!

La nostra prima tappa è in una fabbrica di tabacco, o meglio nella casa di un tabachero, che ci racconta tutto il ciclo del tabacco, dalla semina alla produzione dei sigari, con assaggio finale. Circa il 90% della produzione di tabacco delle fattorie deve essere consegnata al governo, il quale manderà le foglie del tabacco in lavorazione in aziende specializzate, mentre il restante 10% rimane ai contadini, i quali possono venderli ai turisti ad un prezzo più conveniente. Proviamo tutti a fumare un sigaro (non saprei riportare di quale qualità!) intriso di miele, non male, ma da non fumatrice sicuramente non lo rifarei. Invece ho provato la guayabita del pinar, sembrerebbe un rum molto raro che si trova solo in quella zona di Cuba. Sono anche astemia, quindi nemmeno in quel caso sono riuscita a dar soddisfazione al nostro amico; solo con il miele alla fine è riuscito a conquistarmi!

Terminato l'assaggio dei prodotti tipici, risaltiamo in sella al nostro cavallo e andiamo avanti addentrandoci nel puro nulla; le parole non possono descrivere la vastità e la bellezza di questo luogo, e nemmeno le foto possono!

Comunque fa caldo, maledettamente caldo. La nostra guida ci chiede se vogliamo visitare una grotta con un'altra "guida" e fare un bagnetto rinfrescante... ovviamente sì!arriviamo in una radura, scendiamo dal cavallo e paghiamo l'equivalente di 50 centesimi ad un vecchietto che, con una torcia, ci fa entrare nella caverna. Camminiamo per 20 minuti buoni allontanandoci sempre di più dalla luce, tra stalattiti in formazione, zompando da una roccia all'altra, fino ad arrivare a una pozza, un mini larghetto che diventa un fiume sotterraneo che prosegue per 40 km, dice la guida. Il laghetto è anche abitato da pesci!Subito rimango in mutante e mi butto nel fresco laghetto!

Finito il bagnetto rinfrescante, risaltiamo in sella (mentre arrivano una ventina di turisti) e iniziamo a tornare indietro, cinontrando deciden e decine di turisti che stanno iniziando l'escursione...dei veri ingorghi!senza contare che, 5 minuti prima del ritorno alla nostra casa, inizia a diluviare!Paghiamo i 20 dollari a testa e corriamo in casa per riposarci prima della lauta cena!

I miei due compari decidono di andare a bere del Mojto in città (Guanito Mojito sembra essere il numero uno), io sono stanca, alla fine l'escursione con bagnetto incluso e diluvio universale è durata più di 5 ore: alle 20 finalmente si cena!Aragosta cucinata davvero bene, fagioli, riso bianco e riso cucinato con fagioli, platano fritto, cetrioli e fagiolini saporitissimi, il tutto per 15 dollari e con una vista unica!

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14 agosto Playa Giron

IL giorno successivo alle 8 e 30 viene a prenderci il nostro tassista che ci porterà in poche ore a Playa Giron. 

Fabry anche in questo caso chiede alcune informazioni al tassista, scopriamo che è un ex militare, impegnato nel portare la revelotuon anche in Angola...in 3 ore ci ha raccontato la sua esperienza in Angola e decantato con dettagli tutti gli scritti di Fidel, sicuramente molto interessante!

Nel frattempo osserviamo i paesaggi sempre bucolici e con poche cittadine, ci fermiamo per bere qualcosa ad un baretto e, man mano ci si avvicina a Playa Giron, noto vari cartelloni legati non solo alla rivoluzione, ma ai pensieri e frasi "celebri" del Che e di Fidel.

La cittadina di Playa Giron praticamente è inesistente, poco male!La nostra casettina è molto carina, il proprietario uno dei più gentili incontrati in questo viaggio, e il mare è a 15 minuti a piedi. D'altra parte l'obiettivo della giornata è proprio quella: passare un pomeriggio in acqua!

E cos' facciamo, ovviamente bevendo cocktail!anche per stemperare la temperatura dell'acqua: raggiunge i 33 gradi!!

Per la cena decidiamo di mangiare di nuovo in casa, per 15 euro aragosta!cucinata da un "cuoco" locale. Con un impegno raro, ci servono dei piatti deliziosi e quindi iniziamo a parlare con il cuoco e con il proprietario della casa. Ci offrono anche il dolce, frutta cotta nello zucchero e formaggio locale, simile a quello che avevamo mangiato il giorno prima!insomma, ne sono uscita davvero soddisfatta! 

Sdoganata la nostra scarsa simpatia per il paese a stelle e strisce, i due si sciolgono letteralmente e iniziano a raccontarci un pò come funziona e come funzionava. Per la benzina, ci dicono che in effetti ne hanno molta meno, ma non rappresenta un grosso problema per loro (dovuto al blocco dei rifornimenti dal Venezuela), per il cibo qualche fastidio in più. CI fanno vedere il librettino delle dispensazioni alimentari, ci dicono che viene distribuito cibo gratuito dal governo, in quantità minore rispetto a quando c'era Fidel, così dicono. E sottolineano che molti cubani si lamentano del fatto che la quantità di cibo sia diminuita, ci sottolineano che loro hanno messo in piedi attività simili a queste, a bassa tassazione, per guadagnare e poter anche permettersi degli "sfizi". Sottolineano che molti cubani non hanno intenzione di "arrotondare" e che quindi soffrono la riduzione del quantitativo di cibo elargito gratuitamente.

Ci parlano della scarsità dei farmaci, sottolineando come gli USA stiano cercando di stringere la morsa sempre di più per far si che l'isola ceda diventando una nuova Porto Rico. Insomma...serata molto interessante!Accompagnata da una mitragliata di zanzare!

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15 agosto: Trinidad

Giorno successivo altre 3 ore circa verso Trinidad. Parliamo sempre per tutto il viaggio con l'autista del taxi, anche lui riporta gli stessi pensieri dei precedenti, sarà perchè sono delle vecchie guardie, perchè non è raro vedere giovani vestiti con bandiere americane (poveri loro, la propaganda fa davvero male...). GIunti a Trinidad iniziamo subito ad esplorare la cittadina, nonostante il caldo ancora più insostneibile.

Devo dire che, seppur la cittadina sia molto carina, il clima che si respirava non mi è piaciuto. per la prima volta continuavamo ad essere fermati da persone che chiedevano la carità, come se fossero preparati ai turisti. Non si parla di molestie come invece mi è capitato soprattutto in India, ma sicuramente non ero pronta a questo tipo di comportamento, che ho trovato, nel mio breve viaggio, solo ed esclusivamente qui.

Comunque, si tratta di una città coloniale in cui effettivamente il tempo sembra essersi fermato nel 1800, con stradine acciottolate, attraversate da carri trainati da buoi e case coloratissime.

Il fulcro della vita cittadina è sicuramente Plaza Mayor, la piazza principale di Trinidad, circondata da diversi edifici degni di nota, come Palacio Brunet, che ospita il museo Romantico con la sua raccolta di arredi ottocenteschi, porcellane ed oggetti provenienti da tutto il mondo.

Sul lato nord-orientale della piazza vi è, poi, l’Iglesia Parroquial de la Santisima Trinidad.

Trinidad è, poi, ricca di piccole piazze, come la Plazuela Las Tres Palmitas o la Plaza de Santa Ana, dove è ubicata l’Iglesia de Santa Ana. 

Interessante è anche l’Iglesias y Convento de San Francisco, il cui campanile giallo pastello è simbolo della città. 

Avremmo voluto passare la serata ne "la casa della musica", ma ha iniziato a piovere a dirotto verso le 20, e quindi ci siamo rintanati in un ristorante, e ha finito verso le 22, oramai troppo tardi per partire con qualsiasi spettacolo!

16 agosto: Santa Clara

Ci svegliamo con calma e pranziamo a Trinidad, il taxi parte alle 13 per Santa Clara, alla fine ci mettiamo meno di due ore per arrivare nella città simbolo della revolution!É qui che il 29 Dicembre del 1958, si svolse la battaglia decisiva tra il Movimento 26 Luglio con a capo il Che e Cienfuegos con solo 340 soldati e l’esercito regolare Cubano con 3.900 soldati e 19 Carri Armati.

Iniziamo dal mausoleo del Che, a pochi km dal centro (percorsi esclusivamente a piedi, anche se fa caldo...caldissimo). 

Il Mausoleo, costruito con il lavoro volontario degli abitanti di Santa Clara, si trova su una grande piazza ed è diviso in due parti:

1) una parte con la tomba del Che, le cui ossa furono riportate qui nel 1997 e dei suoi compagni caduti in Bolivia, tra cui anche quelli di Tamara Bunke, Tania la Guerriera

2) una parte con un museo in cui c’è la cronostoria del Che, con foto del suo periodo in Guatemala, il discorso alle nazioni Unite a New York, la lettera a Fidel in cui diceva che avrebbe lasciato ogni incarico e sarebbe partito per altre rivoluzioni. Fuori al Mausoleo Che Guevara, svetta, possente e gloriosa, la statua di bronzo di 7 metri proprio di Ernesto Guevara de la Serna, con una fiamma eterna a lui dedicata, per dire che i suoi ideali e le sue idee non moriranno mai nei cuori dei rivoluzionari.

Terminata la visita al mausoleo, ci dirigiamo al Museo della Ferrovia, dove appunto si è svolta la battaglia finale, con le carrozze del treno e il bulldozer originali dello scontro.

Cafe/museo della Revolution, dopo aver visto mausoleo e monumento treno, stavamo morendo di caldo e quindi ci siamo fatti tentare da questo cafe (dove mi sono concessa un gelato...che era anche molto buono!) tappezzato da foto originali, poster, documenti unici, legati alla storia del Che e di Fidel.

Prima di concludere la nostra visita a Santa Clara, ci siamo fatti tentare dal solito acquisto in market locali. Siamo intrati in questo "supermercatino" dove sono esposti i tariffari per i beni acquistabili anche dai turisti (il resto non è acquistabile perchèp fa parte della lista famosa di dispensazioni gratuite). Per la modica cifra di 50 centesimi, ci prendiamo una libbra di formaggio...si tratta di quasi mezzo kg di formaggio che ci è stato consegnato in mano e che iniziamo a mangiare in tre a morsi direttamente per strada!Molto buono per essere precisi!!!

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17 agosto: Varadero

Il giorno successivo salutiamo mio fratello che cercherà di continuare da solo verso Santiago di Cuba, mentre noi decidiamo di passare l'ultimo giorno a Varadero, in una casetta con balcone comune vista mare e solita aragosta per cena!Passiamo la giornata intera in acqua mangiando a pranzo aragosta in un ristorantino locale (Canay) per poi fare il bis a cena nella casa particular (ma era più buona e conveniva al Canay!!diciamo che abbiamo pagato la vista)!

Il 18 mattina ci facciamo venire a prendere in direzione aereoporto internazionale, nel primo pomeriggio abbiamo il volo di ritorno, che dire...ci rivedremo Cuba!ma non in agosto...!

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